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martedì 27 luglio 2010

Fiat, il più grave attacco ai diritti dei lavoratori dal 1945 ad oggi.

Quello che oggi tutti i giornali preannunciano per la Fiat, (...)
cioè l’abbandono del contratto nazionale, è il più grave attacco ai diritti dei lavoratori dal 1945 ad oggi.
Così come la vicenda di Pomigliano annunciava l’attacco a tutti i diritti dei lavoratori Fiat, così la scelta della Newco e del contratto pirata, che di questo si tratta, per il settore auto, rappresenta la messa in discussione del contratto nazionale per tutti i lavoratori italiani. L’incontro di domani, alla luce di queste anticipazioni, si presenta come una patetica sceneggiata, nella quale saranno rappresentate la prepotenza della Fiat e l’impotenza delle istituzioni di fronte alle multinazionali. E’ una vergogna per l’Italia e un danno drammatico per i lavoratori e per l’industria. In ogni caso è chiaro che le decisioni Fiat apriranno la via a conflitti sindacali e legali senza precedenti.


27 luglio 2010

1 commento:

  1. Sono da venti anni nel mondo del lavoro, e dai miei inizi, tutti i lavoratori hanno perso un sacco di diritti, nel nome della flessibilità e competitività sui mercati. La FIAT è sempre stata sovvenzionata dallo stato, i suoi padroni si sono arricchiti anche con i soldi dei cittadini e ora vogliono farci diventare come dei cinesi che lavorano sottopagati e senza diritti. Non abbiamo tanti mezzi per combattere i potenti, ma Ghandi ci ha insegnato che la dissubidienza e lotta pacifica puo' essere vincente. Io mi impegno a non comprare più FIAT, tanto che serve difendere un marchio che non rappresenta + gli italiani. Fate tutti cosi, compriamo altre marche.

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