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mercoledì 26 giugno 2013

SCIOPERO DI 8 ORE



La Fiom Cgil ha deciso in tutto il gruppo Fiat per Venerdì 28 Giugno 8 ore di sciopero con manifestazione a Roma. Lo scopo dell'iniziativa è quello di riaprire con l'azienda e col governo, una vertenza capace di ridare un futuro alla Fiat e ai lavoratori nel nostro Paese.

La mancanza di investimenti (da anni ci si limita agli annunci), le fabbriche chiuse o che non lavorano (50 mln le ore di Cigs nel 2012), i problemi legati al salario e alle tutele come la malattia, assieme al fatto che negli stabilimenti Fiat vengono negati i diritti sindacali più elementari, fanno diventare questa giornata di lotta un passaggio fondamentale per provare a cambiare le cose, anche in attesa della sentenza della Corte Costituzionale che si riunirà il 2 Luglio p.v.

E lo stabilimento di Jesi? Dentro al disimpegno industriale della Fiat nel nostro Paese, c'è qualcuno che sente il suo posto di lavoro più sicuro? Dal nostro punto di vista sarebbe un grave errore considerare le sorti future della Cnh di Jesi estranee a quelle dell'intero Gruppo. Come le drammatiche vicende dell'Indesit dimostrano, non c'è fabbrica che può dormire sonni tranquilli.

Per questo rivendicare il lavoro e i diritti alla Fiat, significa anche difendere le produzioni a Jesi. Soprattutto a seguito dei preoccupanti segnali in materia di sicurezza, di organizzazione del lavoro e di qualità del prodotto (i trattori incompleti sono oltre 1.100) che la cattiva gestione dell’azienda ha messo in luce nella nostra fabbrica in questi giorni e che mette incertezza sulla missione produttiva futura dello stabilimento.

La Fiom-Cgil chiede che:

- il governo convochi urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat per garantire il futuro occupazionale e produttivo, a partire da termini imerese; 

- venga approvata una legge (la nostra proposta è stata depositata presso le due Camere) sulla rappresentanza che garantisca la democrazia e il diritto dei lavoratori a poter decidere col voto sui contratti;

- il ministero del Lavoro promuova l’utilizzo dei contratti di solidarietà e garantisca la corretta procedura di esame congiunto per la cassa integrazione e che controlli il rispetto delle prescrizioni di legge a partire dal criterio di massima rotazione tra i lavoratori a parità di mansione senza discriminazione alcuna;

- l'abolizione dell'articolo 8 che consente la derogabilità delle leggi e dei contratti; 

- il governo, anche attraverso le risorse messe in campo dalla Commissione europea, attivi politiche di incentivazione della produzione di auto ecologicamente compatibili (riduzione delle emissioni di Co2) e sicure per i cittadini; 

- il rispetto delle sentenze dei tribunali italiani per il ritorno al lavoro dei delegati ingiustamente non reintegrati in fabbrica.

Partenza ore 4,15 da Porta Valle 
Alla lotta per il lavoro i diritti e la democrazia!

Jesi, 28 Giugno 2013 La Rsu della Fiom Cgil

venerdì 21 giugno 2013

SCIOPERO SUI PRIMI TRATTI


CONFUSA E FELICE

Nelle giornate di mercoledì 19 e giovedì 20 giugno, le linee A1 e B1, (primi tratti), le lavoratrici e i lavoratori ,incrociarono le braccia per un’ora ,stanchi delle loro condizioni di lavoro,travolti da una produzione complessa,con ritmi altissimi e spazi sempre più ristretti, con mancanza di materiale e attrezzatura.

Gli operai/e, trascinati ormai dagli eventi, giornalmente s’ imbattono in un’organizzazione confusa e lacerante per la propria sicurezza e incolumità. Purtroppo a subirne non sono solo i lavoratori dei “primi tratti” ma tutta la fabbrica,dalle trasmissioni alla revisione.

La Fiom,ascoltando il malessere delle persone,ha denunciato tramite i delegati interessati, “con lo sciopero”, la complessità, l’incapacità dei responsabili aziendali di non saper attuare un’ organizzazione adeguata e dignitosa per i propri dipendenti.

Questa confusione, non giova nè all’Azienda,che perde in qualità,vedi incompleti in fondo alle linee e in revisione (quasi 1000 trattori) ,con costi aggiuntivi per il recupero, nè alla vita quotidiana in fabbrica degli addetti al montaggio, la vera forza di questa fabbrica.

Chiediamo all’RSA di stabilimento di informare i lavoratori di cosa sta accadendo in Cnh, con un’assemblea,per confrontarsi e discutere delle vere problematiche interne,sui tempi, sulla sicurezza, sul futuro occupazionale di Cnh Jesi, e del perché lo sciopero non è stato indetto in A1,giovedì 20 il secondo turno,visto la volontà di partecipazione dei lavoratori......!! Anche un solo lavoratore ha diritto di scioperare!!!

Purtroppo ci siamo abituati a non avere notizie,di vivere nella massima confusione e solitudine.

La Fiom rivendica serietà nella guida del’Azienda e dignità per chi lavora,preoccupata per il futuro occupazionale e per la qualità dei trattori.

Jesi 21 giugno ’13 La Rsu della Fiom Cgil 

mercoledì 19 giugno 2013

Comunicato sindacale

Che ci state a fare?

         A proposito del “ che ci state a fare” e delle polemiche degli ultimi tempi alla FIAT-CNH di Jesi, in merito al ruolo del sindacato, ai diritti dei lavoratori, alla democrazia in fabbrica e quant’altro ancora è oggetto di disputa, in particolare negli stabilimenti del mondo FIAT, proprio per chiarire al meglio l’idea e la strategia della FIM-CISL su tali vitali materie, vorremmo farlo con le loro stesse parole.

        Tre pillole di pensiero sindacale tratte dalla relazione del Segretario Generale Farina al recente congresso nazionale della FIM a Lecce.
        Brillano di luce propria.

        Citazione n. 1: “Rappresentare in una democrazia è essere il fiduciario, essere delegati ad esercitare la responsabilità della rappresentanza assumendo l’onere della decisione.
(Commento: “Fiduciario” e “l’onere della decisione”dice Farina. A tal proposito, Voi lavoratori, che ci state a fare?)

        Citazione n. 2: “L’impresa non è più il teatro di un ideologico conflitto di classe e il luogo di ogni anarchismo sindacale, è per noi il bene comune in cui le persone realizzano se stesse con il proprio lavoro, è il bene comune che dà lavoro, reddito, cittadinanza”.
(Commento: Provare, a proposito di impresa come “bene comune”, ad interrogare i lavoratori di Indesit, Best, Fincantieri, Termini Imerese, Irisbus, Pomigliano ecc. ecc. e tutti gli altri interminabili elenchi dei lavoratori “sommersi” dal tanto, troppo bene comune con l’impresa).

        Citazione n. 3: “L’ultima data simbolo del cammino solitario della FIOM in categoria: Giugno 2012, Pomigliano. La FIOM non firma un normale accordo aziendale di II° livello che, in cambio di poco più di qualche straordinario da concedere all’azienda, prevede investimenti importanti, la riapertura di uno stabilimento di fatto chiuso con oltre 5000 lavoratori al sud e il trasferimento di una produzione dalla Polonia in Italia! E non tiene conto neanche della volontà largamente maggioritaria espressa dalle RSU e dai lavoratori  nel referendum
(Commento: Come è noto, il piano “Fabbrica Italia” e i 20 miliardi di investimento, non ci sono più. Il “normale accordo aziendale di II livello” è diventato il CCSL per tutti i dipendenti del Gruppo FIAT; e a proposito di “normale” magari si potrebbe chiedere qualcosa ai lavoratori FIAT CNH di Jesi su malattia e relative giornate non retribuite in busta paga, tanto per fare un esempio)

        Come mai poi il referendum c’è stato solo per Pomigliano, Mirafiori, ex Bertone e non per tutti i lavoratori FIAT a cui si applica il nuovo CCSL?


        La RSA FIM CISL di Jesi invita la ex RSU FIOM per confrontarsi sul merito dei problemi? Pronti, dentro e fuori dai cancelli. Naturalmente insieme ai lavoratori a cui poi vanno somministrate “pillole e medicine”. Prego, accomodatevi!!

Jesi 20 giugno 2013                                La RSU della FIOM-CGIL

martedì 18 giugno 2013

COMUNICATO SINDACALE


Il 18 giugno 2013 la CISL e la UIL terranno un’assemblea sindacale retribuita presso lo stabilimento CNH ITALIA di Jesi in vista della manifestazione unitaria del 22 Giugno a Roma.

La CGIL non parteciperà a questa assemblea perchè:
  1. in Fiat tuttora non valgono i diritti di rappresentanza, democrazia e agibilità sindacale per la FIOM CGIL dopo la firma del CCSL separato tra Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Capi;
  2. i lavoratori per fare un’assemblea con la FIOM sono costretti a scioperare e a discutere fuori dai cancelli.

Per sanare questa situazione e ricostruire un’azione unitaria bisogna restituire ai lavoratori il diritto di farsi rappresentare dal sindacato che liberamente scelgono e per questo e per gli altri motivi contenuti nella piattaforma la FIOM scende in piazza il prossimo 28 Giugno con l’appoggio della CGIL.

La FIOM e la CGIL di Ancona pur ritenendo la piattaforma del 22 Giugno importante ed indispensabile chiedendo la massima disponibilità alla partecipazione, ritengono che ciò non basti a placare l’indignazione delle lavoratrici e dei lavoratori della CNH nei confronti di quelle sigle sindacali che hanno contribuito alla loro emarginazione con la firma del CCSL.

Jesi, 17/06/2013

p. la segreterie prov.li CGIL e FIOM CGIL Ancona

mercoledì 12 giugno 2013

Locandina sciopero 28 giugno 2013