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venerdì 2 marzo 2012




Prot: 595/12/ML/mm
Roma, 28 febbraio 2012


Stimato Onorevole,


la Fiom-Cgil ha indetto per venerdì 9 marzo 2012 lo sciopero generale delle lavoratrici e
dei lavoratori metalmeccanici con manifestazione nazionale a Roma che si concluderà in
piazza San Giovanni. “Democrazia al lavoro” è il titolo della giornata di mobilitazione.
L’obiettivo, non è solo quello di chiedere la difesa delle condizioni di chi lavora ma,
avanziamo proposte per una nuova politica economica ambientalmente e socialmente
sostenibile fondata su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati per creare
nuovi posti di lavoro, porre fine allo scandalo della precarietà estendendo gli
ammortizzatori sociali, strumenti di tutela del reddito ed i diritti a tutte le imprese e a tutte
le forme di lavoro.
C’è bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro per smetterla con la politica degli
accordi separati, affermare il ruolo del Contratto Nazionale come strumento di tutela
generale dei diritti nel lavoro.
C’è bisogno di rispondere alla messa in discussione dei princìpi costituzionali attuata dalle
scelte della Fiat di manomettere diritti indisponibili, di discriminare gli iscritti della Fiom-
Cgil non assumendoli come avviene a Pomigliano, di negare il reintegro al lavoro a tre
lavoratori di Melfi come ordinato dalla Corte d’Appello di Potenza, di impedire alla Fiom-
Cgil di essere presente al pari degli altri sindacati negli stabilimenti Fiat, di mettere in
discussione la libertà di espressione e di pensiero togliendo ad esempio “l’Unità” dalle
bacheche sindacali.
Proprio per questo ci rivolgiamo a Lei, che è innanzitutto un rappresentante della Nazione
prima che un esponente del suo partito, di aderire alla giornata di lotta indetta dalla Fiom,
le cui rivendicazioni in difesa dei diritti costituzionalmente garantiti coincidono con il più
autentico interesse generale del paese, ed in ogni caso di agire in Parlamento per
ripristinare i principi costituzionali anche nel Gruppo Fiat.


                      Segretario generale Fiom-Cgil


MANIFESTAZIONE FIOM‐CGIL ‐ ROMA 9 MARZO 2012
APPELLO AL MONDO DELLA CULTURA E ALLA SOCIETÀ CIVILE

La Fiom‐Cgil ha proclamato per venerdì 9 marzo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici con una manifestazione a Roma che si concluderà in piazza San Giovanni.
La democrazia ed il lavoro sono i nodi centrali del nostro tempo in Italia e in Europa.
Perché oggi il lavoro manca, è sempre più precario, è sempre meno pagato, al punto che pur 
lavorando si è poveri.
Perché oggi nei luoghi di lavoro, a partire dalla Fiat, si rischia l’autoritarismo con la messa in 
discussione del Contratto nazionale, dei diritti individuali e collettivi.
Perché la democrazia è negata. Alle donne e agli uomini che lavorano è impedito di votare 
liberamente gli accordi che li riguardano e di potersi scegliere chi li rappresenta, fino alla 
messa al bando di un’intera organizzazione sindacale e all’esplicita discriminazione verso 
gli iscritti della Fiom‐Cgil.
È in questo contesto che Governo e Confindustria vogliono far passare l’idea, sbagliata e 
inaccettabile, che per uscire dalla crisi bisogna cancellare l’articolo 18 dello Statuto dei 
lavoratori, dopo aver manomesso il sistema pensionistico pubblico.
All’opposto devono essere universali, e quindi estesi a tutti, la cassa integrazione quale 
alternativa ai licenziamenti collettivi e la tutela del reddito come diritto di cittadinanza.
In una “Repubblica democratica fondata sul lavoro” quale l’Italia deve costituzionalmente 
essere, la libertà operaia è la libertà di tutti, la sicurezza del disoccupato ed il superamento 
della precarietà è la sicurezza di tutti, un’economia ambientalmente sostenibile e un piano 
straordinario di investimenti pubblici e privati sono le condizioni per difendere i beni comuni 
e costruire nuovi posti di lavoro.
Lo sciopero generale e la manifestazione nazionale del 9 marzo diventano un appuntamento 
essenziale non solo per i metalmeccanici ma per tutti coloro che credono nella democrazia, 
nella giustizia sociale, nella libertà, nell’informazione libera e in un lavoro stabile con diritti. 
E in questo senso sono fondamentali il diritto allo studio, l’accesso alla cultura, la 
valorizzazione del patrimonio artistico e delle competenze.
Nel nome della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista invitiamo 
ogni cittadino non solo ad aderire alla manifestazione, ma a farsi promotore e protagonista 
di questa giornata di mobilitazione partecipando attivamente.
Sono convinto che la nostra lotta difenda oggi gli interessi di tutto il paese mettendo al centro 
le lavoratrici e i lavoratori e proprio per questo sarebbe per noi importante avere la tua firma 
e la tua presenza in piazza San Giovanni il 9 marzo a Roma.

        Segretario generale Fiom‐Cgil



02/03/2012 - Il giudice del lavoro condanna 7 aziende modenesi per attività anti-sindacale. La Fiom\Cgil canta vittoria
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Modena Morcavallo con il dispositivo del 27 febbraio 2012 ha rigettato l’opposizione delle 7 aziende modenesi (CNH, Maserati, Ferrari, Emmegi, Glem Gas, Titan e Rossi Motoriduttori) condannate in primo grado dal Giudice del Lavoro di Modena Ponterio nell’aprile 2011 per attività anti-sindacale verso la Fiom/Cgil. 

Così stamattina Giordano Fiorani segretario Fiom/Cgil Modena ha presentato in conferenza stampa insieme all’avvocato Ernesto Giliani (Studio Legale Giliani & Borsari) l’ultimo atto della vertenza legale in corso con le 7 aziende modenesi che nel 2011 la Fiom/Cgil ha denunciato per attività antisindacale, ex art.28 dello Statuto dei Lavoratori, per aver applicato il CCNL separato 2009 mentre era ancora in vigore il CCNL 2008, senza averne data alcuna informazione ai lavoratori interessati. Le imprese interessate avevano allora fatto opposizione alla condanna, “ma il Giudice ha oggi respinto questa opposizione – precisa Fiorani - con alcune precisazioni interessanti contenute nella minuta del dispositivo scritto a mano (in attesa della sentenza completa dattiloscritta che sarà resa nota tra 60 giorni).” 

Il giudice sostanzialmente dice che ai lavoratori in forza al 31.12.2011 l’azienda deve chiedere se intendono aderire al CCNL 2009 o meno, in caso dichiarino che non vogliono l’applicazione del CCNL 2009 è implicito che deve essere loro applicato il CCNL unitario 2008, anche se scaduto il 31.12.2011, in virtù dell’ultrattività prevista dall’art.2 dello stesso CCNL (decorrenza e durata) sino al rinnovo di un successivo contratto da parte di tutti i firmatari di quell’accordo (Fim, Fiom e Uilm). “Questa sentenza – spiega Fiorani – apre uno scenario importante nei confronti di Fiat, poiché significa che per i lavoratori delle 3 aziende del Gruppo (CNH, Ferrari e Maserati) che non accettano il CCNL 2009, rimane in vigore il CCNL 2008, e la Fiom/Cgil che ne è firmataria intende dunque esercitare i diritti di assemblea, alle trattenute sindacali per i propri iscritti, all’elezione delle Rsu”, diritti che dal 1° gennaio 2012 – è bene ricordarlo – la Fiom/Cgil non gode più poiché non firmataria del contratto di Gruppo Fiat del 13 dicembre 2011.

La Fiom/Cgil si farà forza di questa sentenza che intende richiamare nei ricorsi ex art.28 per attività anti-sindacale che sta predisponendo verso le aziende modenesi del Gruppo Fiat poiché hanno rigettato la nomina delle Rsa Fiom (rappresentanze sindacali aziendali), hanno negato i permessi sindacali e la disponibilità a fare le trattenute agli iscritti Fiom, non riconoscono gli Rls Fiom (rappresentanti per la sicurezza), in quanto la Fiom non è firmataria del contratto del 13.12.2011. Sempre alla luce di questa sentenza, alle prossime assemblee previste in Ferrari per martedì 6 marzo per illustrare il contratto (in Maserati e CNH sono già state fatte con pesanti contestazioni ai dirigenti nazionali di Fim Uilm e Fismic), la Fiom/Cgil eserciterà il diritto ad essere presente. Se Fim e Uilm non convocheranno le assemblee in Ferrari (si sta profilando anche questa disdetta), sarà la Fiom/Cgil a chiedere di convocarle. “Se la nostra richiesta sarà respinta, significa che Fearrari non dà applicazione ad una sentenza del Giudice” ha chiosato Fiorani, criticando ancora una volta come di un accordo che è in vigore dal 1° gennaio di quest’anno non sia stata ancora data informazione ai lavoratori.

Fiorani ha ribadito la critica della Fiom/Cgil alla linea di Fiat che decide quali sindacati ammettere in azienda e quali no, e le pesanti iniziative di contrasto alla libera rappresentanza. “Un vero e proprio degrado della democrazia”, l’ha definita Fiorani. Fiorani ha anche ricordato il ritiro della denuncia di CNH contro Fiom/Cgil e i delegati per aver scioperato nel 2010 durante alcuni sabati comandati, ovvero per aver scioperato su materie previste dal contratto. Il ritiro dimostra come siano infondate le motivazioni della denuncia. “Tutti gli scioperi sono inadempimenti contrattuali – ha spiegato l’avvocato Giliani – ma il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione e prevale su tutti gli accordi, non può subire alcuna limitazione (se non nelle modalità di esecuzione e per violazione di altri diritti costituzionalmente garantiti, es. diritto alla vita, diritto alla salvaguardia e integrità dei macchinari)”. 

Per questo la Fiom/Cgil continuerà a sostenere la sua battaglia, anche legale per sostenere che è illegittimo sostenere che non si può fare sciopero su materie definite dal contratto pena la possibilità di sanzioni da parte dell’azienda (sia ai sindacati che ai lavoratori). Ma questo è proprio ciò che è previsto nella clausola di salvaguardia dell’accordo del Gruppo Fiat che Fim e Uilm hanno firmato, e che in questo modo sono altrettanto responsabili dell’azienda. “Sindacati che accettano di impedire l’esistenza di altri sindacati, stanno abdicando al loro ruolo” ha detto Fiorani. La Fiom/Cgil vuole rientrare dalla porta principale in Fiat e oltre alle azioni già indicate, sta chiedendo alle Amministrazioni comunali l’utilizzo di spazi nei parcheggi davanti alle aziende Fiat per sostare con una propria postazione. Su tutti questi aspetti democrazia, rappresentanza e riconquista del contratto nazionale di lavoro la Fiom/Cgil ha proclamato sciopero generale nazionale di 8 ore venerdì 9 marzo con manifestazione a Roma (comizio in piazza San Giovanni). La Fiom/Cgil invita i lavoratori e le lavoratrici a partecipare e prenotare i pullman presso le sedi sindacali.