Pagine

mercoledì 6 luglio 2016

Perchè 7 ore di sciopero? 

Giovedì scorso la Fiom-Cgil ha proclamato al reparto trasmissioni 7 ore di sciopero (dalle 8,30 alle 16,15), a cui ha aderito la quasi totalità dei lavoratori del reparto. 

Non era nemmeno passata un'ora di lavoro quando i lavoratori si sono trovati travolti dal rumore e dall'aria irrespirabile proveniente dai lavori di asfaltatura che questa azienda aveva comandato sul piazzale adiacente la porta dell'offcina 1, senza neanche preavvertire la RSA o gli RLS di stabilimento sulla tipologia di intervento che si andava a fare. Questo in un giorno in cui già dalle prime ore iniziava a proflarsi in offcina un caldo infernale, aggravato dalle insuffcienti contromisure adottate dall'azienda a tal proposito. 

Nell'impossibilità di lavorare in quelle condizioni, i lavoratori hanno deciso di fermarsi in sciopero riunendosi in assemblea, e dopo che non era passata nemmeno mezz'ora dall'astensione, di proporre all'azienda la disponibilità a riprendere il lavoro, a patto che fosse ristabilita una condizione di salubrità ambientale accettabile, e che fossero pagati i minuti del fermo, di cui i lavoratori non avevano nessuna colpa. 

La cosa che ha fatto però degenerare la situazione, è stata la scelta arrogante e incomprensibile del capo del personale che piuttosto che porre rimedio alla controversia, ha deciso che per principio, la perdita salariale non andasse coperta. Meglio lo scontro, con la conseguenza che ai lavoratori veniva fatto perdere il salario, e allo stabilimento la produzione. 

Ma a questo punto occorre chiedersi anche un'altra cosa. Perchè i lavoratori hanno deciso assieme al sindacato di abbandonare il lavoro e fare ritorno a casa senza batter ciglio? Per la bieca rigidità aziendale di non pagare quei minuti certo, ma anche per un'altra grande questione che li opprime da mesi. L'esasperazione di non trovare mai risposte da parte dell'azienda. Sono mesi che sentono solo promesse su una organizzazione del lavoro e un ambiente in costante peggioramento. Emblematico a tal proposito è l'aumento degli incidenti e degli infortuni verifcatisi sulla linea T1, che produce la trasmissione della Medium. 

Come coniugare l'uscita dalla crisi, i lanci, gli obiettivi del Wcm, con il miglioramento reale (e non il peggioramento!) della condizione di lavoro in fabbrica? 

Questo è il vero tema. E su questo pensiamo che la prima cosa da fare sia quella di INIZIARE A DISCUTERE SERIAMENTE DEI PROBLEMI CHE VENGONO POSTI DAI LAVORATORI, piuttosto che continuare a correre dietro ai tanti “so tutto io”, che ogni giorno vengono a spiegarci solo di lavorare di più, e un po' peggio. 

Ne va della dignità di quelli che la mattina non vengono qui per le medaglie, ma perchè alla fne del mese devono dar da mangiare ai loro fgli, e che a questo posto di lavoro ci tengono più di ogni altro




Jesi, 5 luglio 2016                                        La Rsa della Fiom-Cgil