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sabato 29 ottobre 2011

IL GIUDICE ORDINA:
ELEGGERE LE R.S.U. E' UN DIRITTO !
(nonostante Fiat-Uilm-Fismic-Ugl)

Da oltre sei mesi i membri della Commissione elettorale di UILM – FISMIC – UGL tengono in ostaggio il diritto dei lavoratori di eleggere i propri rappresentanti sindacali con cavilli e con rinvii fino a fissare la data del voto addirittura per il 12/12/2012.
Tutto questo perché dal 1 gennaio si applica l’accordo di Pomigliano con il relativo passaggio alle R.S.A. nominate dalle Organizzazioni sindacali, che garantiscono la spartizione paritetica della rappresentanza tra le organizzazioni firmatarie, senza alcun voto dei lavoratori né alcuna verifica democratica della reale rappresentatività di ciascuno.
La UILM nella memoria  difensiva  depositata in Tribunale sostiene addirittura che non si può votare perché la FIAT non sarebbe disponibile …

Questo  inaccettabile  comportamento ha lasciato  in questi mesi difficili  gli oltre 1000 lavoratori delle  Officine Automobilistiche Grugliasco (gruppo FIAT)  senza rappresentanza sindacale  visto che la RSU è  decaduta ad aprile, dopo le dimissioni delle Rsu Fiom.

Nei mesi scorsi 700 lavoratrici e lavoratori della ex Bertone hanno sottoscritto una petizione che  chiedeva alla Commissione elettorale di poter votare subito, ma evidentemente per questi signori  contano più gli ordini dei propri segretari sindacali che le richieste dei lavoratori.

La Fiom Cgil di Torino ha  quindi  chiesto al Tribunale di Torino di pronunciarsi sulla legittimità  del comportamento della maggioranza dei membri della Commissione elettorale  che viola, oltre ai diritti  democratici, anche i regolamenti e le norme per il rinnovo delle Rsu.

IL TRIBUNALE DI TORINO HA RICONOSCIUTO CHE IL  DIRITTO ALLA 
RAPPRESENTANZA NON E’ PROPRIETA’ DELLA COMMISSIONE 
ELETTORALE NE’ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E HA 
ORDINATO ALLA COMMISSIONE DI ORGANIZZARE SUBITO IL VOTO 
PER IL RINNOVO DELLA RSU DELLA EX BERTONE  ENTRO IL  15 
NOVEMBRE 2011.

Naturalmente la FIOM CGIL di Torino si riserva di  perseguire anche in sede civile il comportamento di  costoro così come si riserva nei prossimi giorni di depositare analoghi ricorsi contro  le decisioni delle Commissioni elettorali  del  COMAU e  degli  ENTI CENTRALI di Mirafiori (nominati dalle stesse  organizzazioni) che stanno impedendo ai lavoratori di rieleggere quelle RSU alla loro scadenza.

LA FIOM CGIL: 
NON ACCETTIAMO ATTACCHI
AI DIRITTI DEI LAVORATORI …
DA NESSUNO!

Torino 28/10/2011                                                 FIOM CGIL TORINO    
 

Ulteriore gravissimo attacco 
del Governo ai diritti dei lavoratori 
e delle lavoratrici 
     
Una ragione in più per partecipare  
 alle iniziative di sciopero decise dalla Fiom 

Dopo aver introdotto l’art.8  nella manovra finanziaria,  che cancella il diritto del 
lavoro e il Contratto nazionale, che permette alla Fiat di uscire dal Contratto 
nazionale e di applicare in tutto il Gruppo  l’accordo antisindacale di Pomigliano,  
l’attacco ai lavoratori continua con il via  libera ai licenziamenti dato dal Governo e 
approvato dall’Europa. 
Drammaticamente si continua a perseguire la strada di colpire il lavoro e i 
lavoratori e le lavoratrici dando la libertà alle imprese di licenziare annullando 
lo statuto dei lavoratori, e colpendo in modo particolare le donne con 
l’innalzamento dell’età pensionabile. 
La lettera  all’Europa invece  di individuare misure per la crescita e lo sviluppo, 
contiene dichiarazioni di intenti, ma la cosa più grave è che  va  a colpire coloro che 
sono più deboli, che  più soffrono la crisi e che da sempre sostengono l’economia 
di questo paese. 
La Fiom all’assemblea di Cervia ha proclamato 8 ore di sciopero contro l’art.8, 
contro la manovra del Governo per affermare la democrazia nei luoghi di lavoro e 
difendere i diritti. 
La decisione del Governo di dare via libera  ai licenziamenti si colloca in questo 
quadro devastante per la vita delle persone e costituisce una ragione in più per 
scioperare. 
Nel corso di queste settimane si sono già svolti scioperi e mobilitazioni nazionali 
come lo sciopero e la manifestazione a Roma del Gruppo Fiat e di Fincantieri del 
21 ottobre e scioperi territoriali e regionali. Venerdì 4 novembre tutta la Lombardia 
sarà in sciopero con manifestazione a Milano. 

Bisogna intensificare le iniziative e far sentire la nostra voce per impedire che 
questo Governo porti al massacro il  nostro paese e scarichi le sue 
responsabilità sui lavoratori e sulle lavoratrici. 

E sull’insieme di queste questioni, per la cancellazione dell’art. 8, 
per impedire i licenziamenti, per una democrazia esigibile nei 
luoghi di lavoro che superi la pratica degli accordi separati,  
è necessario che la Cgil prosegua la mobilitazione fino a 
proclamare lo sciopero generale.