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lunedì 21 giugno 2010

Fiat Pomigliano: Masini (Fiom), referendum illegittimo





“L’esistenza di un 'piano C' dimostra che l’intesa è in contrasto con il contratto nazionale, le leggi e la Costituzione”


“Domani le lavoratrici e i lavoratori della Fiat di Pomigliano saranno costretti a recarsi a votare per un referendum illegittimo, in una fabbrica riaperta per l’occasione grazie a una Fiat finalmente ‘generosa’ con il pagamento della giornata”. Così in una nota Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della Fiom Cgil. “I lavoratori, infatti - spiega il sindacalista - sono chiamati a votare sotto il ricatto della chiusura dello stabilimento e della perdita del posto di lavoro e su deroghe al contratto nazionale, alle leggi, alla Carta dei diritti europea e alla stessa Costituzione”

“Di fronte a un referendum illegittimo e perciò non vincolante - prosegue Masini - la Fiom non dà alcuna indicazione di voto ma consiglia i lavoratori ad andare a votare per evitare possibili ritorsioni da parte dell’azienda. La notizia apparsa oggi su Repubblica di un ‘piano C’ cui starebbe lavorando la Fiat - la chiusura dello stabilimento di Pomigliano, la costituzione di una nuova società e la riassunzione dei lavoratori con un nuovo contratto aziendale - corrisponde a quanto ventilato e poi ritirato dall’azienda stessa nell’incontro sindacale del 15 giugno”.

“L’idea di mettere in atto un ‘piano C’ - osserva quindi Masini - dimostra che la stessa Fiat è consapevole delle gravi forzature che, con l’imposizione di questo accordo a Pomigliano, introdurrebbe nella legislazione italiana del lavoro e che, nelle parti denunciate dalla Fiom, vi sono evidenti violazioni costituzionali e di legge”.

La Fiom, conclude la nota, “conferma la propria disponibilità a trovare un’intesa per il lavoro, il rilancio di Pomigliano e lo sviluppo del territorio. L’intesa è possibile applicando correttamente le leggi e il contratto nazionale in tutte le sue parti, ma la Fiat deve accettare finalmente la trattativa e smetterla di pensare che esistono altre strade che, come quella seguita finora o il ‘piano C’, non farebbero che aggravare la situazione”.

COMUNICATO FIOM

NELLA GIORNATA DI VENERDI’ DELLA SCORSA SETTIMANA, VISTA L’INIZIALE INDISPONIBILITA’ DA PARTE DELLA RSU DELLA FIM-CISL E DELLA UILM-UIL AD INDIRE ASSEMBLEE RETRIBUITE UNITARIE NELLA SETTIMANA CORRENTE SULLA VERTENZA CHE RIGUARDA I LAVORATORI DEL GRUPPO FIAT DI POMIGLIANO D’ARCO, LA RSU DELLA FIOM-CGIL AVEVA PROVVEDUTO A METTERE IN CAMPO UNA RACCOLTA DI FIRME DEI LAVORATORI DELLO STABILIMENTO CNH DI JESI NELLA QUALE SI ESPLICITAVA PER ISCRITTO LA RICHIESTA DELL’ASSEMBLEA RETRIBUITA ALL’AZIENDA, RACCOLTA CHE NELLA SOLA GIORNATA DI VENERDI’ RACCOGLIEVA IN POCO TEMPO IL CONSENSO DI CIRCA 500 LAVORATORI.

RICORDIAMO CHE COME GIA’ RISCONTRATO IN PASSATO, PER LA RICHIESTA DELL’ASSEMBLEA RETRIBUITA ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO DI FABBRICA – 6 RSU FIOM, 3 RSU FIM E 3 DELLA UILM - E’ NECESSARIA LA META’ PIU’ UNO DEI COMPONENTI.

NEL TARDO POMERIGGIO DELLO STESSO GIORNO I SEGRETARI PROVINCIALI DI FIM E UILM HANNO CONCORDATO ASSIEME AL SEGRETARIO DELLA FIOM GIUSEPPE CIARROCCHI DI UTILIZZARE UN’ORA CIASCUNO DEL MONTE ORE ASSEMBLEARE RENDENDO COSI’ ESIGIBILE LO SVOLGIMENTO DELL’ASSEMBLEA, VISTO IL DELICATO MOMENTO CHE INVESTE LO STABILIMENTO DI POMIGLIANO D’ARCO E L’INTERO GRUPPO FIAT: A TAL FINE SI E’ COSI’ DECISO CHE UN’ORA SARA’ UTILIZZATA DALLA FIOM IN QUESTA SETTIMANA, E L’ALTRA DA FIM E UILM IN DATA DA DESTINARSI.

JESI, LUNEDI’ 21 GIUGNO 2010 LA RSU DELLA FIOM-CGIL