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lunedì 24 dicembre 2012

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA FIAT DAL COMITATO L'OTTO PER IL DICIOTTO


DEMOCRAZIA

Quanto accaduto il 14 Dicembre 2012 davanti ai cancelli della Fiat di Jesi ci spinge a prendere parola.
Per un'assemblea regolarmente convocata dalla CISL ben 4 auto della polizia davanti ai cancelli dello stabilimento, sono una cosa incredibile, mai accaduta nella nostra città, neanche sul finire degli anni “80 durante la vicenda SIMA. Vicenda che vide più volte occupata anche la ferrovia!

Prendiamo parola perchè riteniamo che tale vicenda avrebbe meritato una reazione ben diversa dagli organi rappresentativi della Città, sia dal Governo che dalla opposizione (ne esiste una?)

Ancora in questo Paese esistono una Costituzione ed uno Statuto dei lavoratori (Legge 300), che garantiscono l'esercizio democratico di tali diritti, anche se la Fiat nega questo diritto al Sindacato maggiormente rappresentativo:F.I.O.M., lo riconosce invece ai sindacati firmatari di contratti, tra questi la C.I.S.L.

A nostro avviso anche la presenza di un nazionale della CISL non giustificano tale dispendio di uomini e mezzi, non possiamo che pensare che tale venuta sia stata “strumentalizzata”da qualche solerte funzionario, per emergere, per mandare un messaggio a chi non si omologa al volere di Marchionne, a chi esercita in forma pacifica il suo diritto di critica e di voto (se gli viene consentito).

Si sperava forse in qualche gesto inconsulto per giustificare l'intervento? Magari così conquistandosi i “galloni” del castigamatti, di chi aveva “messo in riga” chi non vuole piegare la schiena ed accodarsi ai voleri del padrone?
La maturità dei lavoratori,delle lavoratrici, hanno mandato in fumo tali speranze e sappiatelo: Non sono soli!!

Nella nostra Città si respira un'aria che incomincia a generare malcontento e frustazione anche in settori impensabili, Jesi, difficilmente sarà ridotta ad un dormitorio!
Non tutto può essere affrontato come problema di ordine pubblico, la politica dovrebbe svolgere il suo ruolo di risolvere i problemi con interventi propositivi e con iniziative che affrontino le situazioni critiche sociali, chi vuole il consenso non può pensare di risolvere i problemi attraverso le telecamere,spiandoci o con l'intervento della polizia.

In questa città per quanto impaurita, per quanto livorosa, per quanto assediata da mille problemi ancora esistono la solidarietà e la capacità di usare la ragione! Dovrete farci i conti!

Comitato 8 x 18 -JESI cip.in proprio

mercoledì 19 dicembre 2012

SOTTO L'ALBERO...


Mezz’ora in più di lavoro per tutti e mezz’ora in più di guadagno per Fiat

La RSU della Fiom Cgil a seguito di una verifica fatta sulle buste paga ha fatto presente durante la scorsa assemblea alla RSA di stabilimento che rispetto alle 10 ore di assemblea retribuite previste dallo statuto dei lavoratori, mancano ancora 30 minuti. A tutt’oggi non è stata data ancora nessuna risposta ufficiale alle lavoratrici e ai lavoratori della fabbrica.

La Fiom Cgil ritiene questo l’atto finale di un anno in cui Fim Uilm e Unionquadri ce l’hanno fatte vedere di tutti i colori ....... non ultima l’azienda, che associa la democrazia sindacale dentro le assemblee a questioni di ordine pubblico. Vogliamo ricordare che nell’assemblea “militare” dello scorso venerdì, il funzionario nazionale della Fim ha fatto una relazione di 55 minuti sul primo e 45 minuti sul secondo turno (nonostante avesse raccontato una montagna di cazzate!): alla faccia dell’intolleranza delle lavoratrici e dei lavoratori di Jesi.

I delegati della Fiom colgono l’occasione per ringraziare e salutare tutti coloro che hanno difeso la democrazia dentro la fabbrica e la propria dignità di lavoratori. Rinnoviamo il nostro impegno anche per il futuro augurando buone feste a tutti.

Jesi, 20 Dicembre 2012
La RSU della Fiom Cgil

LETTERA ALLA FIAT CNH



Oggetto: comunicazione

Spett.le CNH Italia S.p.A.
Ufficio Personale Via Agnelli 1 
60035 Jesi


La presente viene inviata dalla scrivente O.S. a seguito dei fatti accaduti venerdì u.s. davanti ai cancelli del Vs. stabilimento. Infatti durante le assemblee retribuite della FIM CISL stazionavano ben 4 volanti della polizia davanti all’ingresso. 

Tale episodio è da noi ritenuto un atto intimidatorio ed offensivo nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici della CNH di Jesi ed inoltre, fatto ancor più grave, un atto lesivo del diritto democratico di riunirsi in assemblea e di discutere liberamente su temi di interesse sindacale e lavorativo. Un episodio del genere non trova alcun precedente nel nostro territorio e rappresenta un inutile atto di arroganza autoritaria.

Alla luce di ciò chiediamo una risposta ufficiale rispetto all’accaduto per conoscere i motivi che vi hanno indotto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine durante un assemblea delle maestranze visto che non vi era alcun presupposto per richiedere la loro presenza.

In attesa di un Vs. gradito e sollecito riscontro porgiamo distinti saluti.

Ancona, 19 Dicembre 2012
Il segretario generale FIOM CGIL Ancona
Giuseppe Ciarrocchi

venerdì 14 dicembre 2012

COSE MAI VISTE!


Oggi alla CNH Italia di Jesi si è assistito all’ennesimo atto della Fiat di limitare la democrazia dei lavoratori, quasi un atto di regime. Infatti durante le 2 assemblee retribuite convocate dalla FIM CISL per illustrare lo stato di avanzamento della trattativa con Fiat per il rinnovo del CCSL, davanti ai cancelli dello stabilimento jesino stazionavano ben 4 auto della polizia.

Una cosa mai vista prima, mentre all’interno si dovrebbe tenere un assemblea retribuita che coinvolge tutte le maestranze del sito jesino e che rappresenta il massimo simbolo della democrazia nei posti di lavoro, in quanto permette di discutere liberamente su tematiche di interesse sindacale e del lavoro (diritto sancito dallo statuto dei lavoratori e anche dalla costituzione), qualcuno ha pensato di lanciare un messaggio “diverso” quasi a dire: “occhio a quello che dici durante l’assemblea che fuori ci sono i poliziotti”. Sicuramente un episodio a dir poco spiacevole al quale l’azienda dovrà rispondere in maniera ufficiale.

Non è mai successo in alcuna azienda del territorio una cosa così grave, tanto più che non ci sono in atto ne conflitti ne situazioni interne tali da poter configurare una situazione in cui sia necessario chiedere l’intervento delle forze pubbliche durante un assemblea.

Tale fatto comunque denota ancora di più lo stato di sbandamento della Fiat di fronte ad una situazione del paese in cui l’unico obiettivo e quello di ridurre i diritti e limitare il loro esercizio.

Jesi, 14 Dicembre 2012
                       p. la segreteria FIOM CGIL Ancona

giovedì 13 dicembre 2012

CHI RAPPRESENTANO QUESTI QUA?


Fim e Uilm vengono a spiegarci in assemblea lo stato della trattativa con la Fiat sul rinnovo del contratto aziendale. Una trattativa fnta e lontana dai luoghi di lavoro, dove ai lavoratori viene impedito di discutere la piattaforma come quello che è un loro diritto sacrosanto: votare gli accordi che li riguardano.

Oggi il piano Fabbrica Italia non esiste più. Non esistono più né i 20 miliardi di investimenti annunciati, né le fumose promesse di lavoro fatte dal nostro Amministratore delegato. Ciò che rimane sono la cassa integrazione nella gran parte del Gruppo e la svendita fatta dalla Fim e dalla Uilm dei nostri diritti in cambio di nulla.

L'estromissione dal contratto nazionale imposta ai lavoratori Fiat ha prodotto anche un altro grande risultato. L'incertezza del salario e degli aumenti uguali per tutti, sempre che non si consideri aumento contrattuale quei pochi soldi che ti arrivano se in cambio della presenza in fabbrica, rinunci ai diritti e alle tutele riconosciute dalla Legge.

Per fare questo hanno violato le più normali regole di democrazia all'interno delle fabbriche impedendo ai lavoratori e alle lavoratrici di poter eleggere liberamente i rappresentanti sindacali come di scegliersi il sindacato che vogliono. E questo, vale la pena di ricordarlo, col risultato che alla elezione farsa della RSA che hanno indetto lo scorso Aprile, non ha partecipato nemmeno il 50% di chi lavora in questa fabbrica. Questo nonostante le pressioni fatte ai lavoratori della stessa Direzione.

Che fine hanno fatto quindi i “salari tedeschi” e i 20 miliardi di investimenti? Dopo quanto è successo, sulla base di quale mandato dei lavoratori, Fim e Uilm vanno a discutere oggi con la Fiat? E soprattutto, è normale che i lavoratori non possono votare gli accordi che decidono della loro condizione di lavoro e di vita?

Coscienza vorrebbe che i sindacati resisi complici di quello che i fatti hanno dimostrato essere un vero e proprio disastro industriale e occupazionale, facessero un passo indietro e dicessero che alla Fiat si sono sbagliati. Quello che oggi invece accade è l'esatto opposto. Con altri due accordi separati a favore solo delle imprese, quello sui metalmeccanici e quello sulla Produttività, Cisl e Uilm mettono la parola fne al valore e l'effcacia del contratto nazionale. Salario, orari e tutele, tutto sarà contrattato in sede aziendale permettendo così quel ricatto lavoro-diritti che alla Fiat ha fatto tanta scuola.

Solo con la democrazia sindacale, solo se a decidere sono le lavoratrici e i lavoratori, si impediscono gli accordi separati e si difendono il lavoro e i diritti.

Jesi, 13 dicembre 2012 La RSU della Fiom Cgil

venerdì 7 dicembre 2012

Padova, 6 dicembre 2012  Maurizio Landini

Il contratto dei padroni

Fim, Uilm e Fismic hanno firmato un accordo per il rinnovo del Contratto dei metalmeccanici
che conviene solo alle imprese.
Dopo  tre  mesi  di  finta  trattativa,  escludendo  dal  negoziato  il  sindacato  maggiormente
rappresentativo  nella  categoria,  senza  coinvolgere  le  lavoratrici  e  i  lavoratori  e  senza
mandato degli stessi, la nuova intesa raccoglie solo i contenuti voluti dalla Federmeccanica e
rappresenta il primo frutto avvelenato dell’accordo separato sulla produttività non firmato
dalla Cgil.
Gli aumenti previsti – 130 euro lordi per il quinto livello, in tre rate, l'ultima nel 2015 – non
tutelano  il  potere  d’acquisto  dei  salari,  l’erogazione  e  le  quantità  dichiarate  non  sono
garantite nel triennio di vigenza contrattuale.
Ciò che è garantito, invece, è l’aumento secco dell’orario di lavoro, attraverso il raddoppio
dello straordinario obbligatorio e l’aumento delle ore di flessibilità.
Quest’accordo cancella il ruolo contrattuale delle Rsu in materia di orario e ne consegna alle
aziende  la  gestione  unilaterale,  perché  dalla  sua  entrata  in  vigore  per  le  stesse  sarà
sufficiente l’esame congiunto, da effettuare in tempi ristretti, per applicare nuove turnazioni.
Le aziende potranno pagare 3 Par all’anno, aumentando anche per questa via l‘orario di
lavoro.
Le lavoratrici e i lavoratori non avranno più la garanzia del pagamento dei primi tre giorni di
malattia,  così  come  vedranno  svanire  l’obbligo  dell’automatismo  nella  progressione  dei
passaggi di livello più bassi.
Fim, Uilm e Fismic pensano di liquidare il Contratto nazionale senza passare attraverso il voto
dei lavoratori, perché consapevoli di aver assecondato le posizioni di Federmeccanica su
aspetti decisivi della tutela delle condizioni di lavoro.
La Fiom considera questo accordo illegittimo, perché è l’esito di una trattativa che ha escluso
il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria e perché manomette essenziali
diritti contrattuali. Perciò la Fiom intensificherà la propria iniziativa per conquistare un vero
contratto e invita i lavoratori e le lavoratrici a mobilitarsi per rivendicare il diritto a decidere
sul proprio contratto e sulle proprie condizioni di lavoro.
                                                                                         
                                                                                FIOM NAZIONALE
Roma, 5 dicembre 2012

mercoledì 5 dicembre 2012

SCIOPERO GENERALE DELLA FIOM

ANCONA

SCIOPERO GENERALE DELLA FIOM

PRESIDIO AI CANCELLI DALLE 3 DEL MATTINO

lunedì 3 dicembre 2012


La libertà operaia è la libertà di tutti
SCIOPERO GENERALE
di 8 ore
Mercoledì 5 Dicembre 2012
· Chiediamo il ripristino della democrazia e dei diritti sindacali dentro agli stabilimenti del gruppo Fiat e diciamo no a scelte aziendali che non dicono nulla ne' degli investimenti ne' del salario delle lavoratrici e dei lavoratori.
·  Contro gli accordi separati di cisl e uil, e per la difesa del valore e dell'efficacia del Contratto Nazionale, l'unico strumento in grado di impedire i ricatti e di garantire condizioni salariali e normative uguali per tutti.
· Per la cancellazione dell’art. 8, il ripristino dell’art. 18 e contro la riforma delle pensioni.
· Per il reddito e per misure come i contratti di solidarietà che difendono l'occupazione nelle fabbriche in crisi.
· Per un modello di sviluppo che non distrugga la salute e l'ambiente e che non scarichi la crisi sui lavoratori.
·Contro chi vuole distruggere la scuola pubblica e il futuro dei nostri giovani.
E’ ora di svegliarsi….
Scaldandoci con vin brulè, castagne e dolci appuntamento alle ore 3.30 davanti ai cancelli della Cnh per manifestare il nostro dissenso.

La R.S.U. Fiom-Cgil invita tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare al presidio ai cancelli della fabbrica dove alle ore 8.30 ci sarà il pullman che ci porterà alla manifestazione regionale in Ancona.

Ancona, ore 9.00 - porto, zona Mandracchio
Comizio con Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil

SI AUSPICA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE LAVORATRICI E DI TUTTI I LAVORATORI PER UN EVENTO COSI' IMPORTANTE 

Jesi, 4 Dicembre 2012                                              La RSU della FIOM CGIL

sabato 1 dicembre 2012