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mercoledì 15 aprile 2015

AGLI ALTRI SINDACATI


La RSA della Fiom Cgil ritiene che la diffcile situazione produttiva dello stabilimento chiami tutte le organizzazioni sindacali ad una responsabilità ancora maggiore, responsabilità che abbiamo nei confronti dei lavoratori ancor prima che delle sigle sindacali.

Da Ottobre che Fiat ha avviato la cassa integrazione non è stata ancora fatta una sola assemblea che avesse ad oggetto unicamente la crisi della fabbrica in cui lavoriamo, un tema trattato solo a margine di altre seppur importanti questioni.

Oggi crediamo sia giunto il momento di voltare pagina, per questo proponiamo agli altri sindacati di indire unitariamente una assemblea che spieghi ai lavoratori la situazione, e che insieme a loro stabilisca un percorso sindacale che abbia come obiettivo principale la salvaguardia del nostro posto di lavoro.

Dal nostro punto di vista una assemblea da tenersi anche con la sola presenza dei delegati sindacali, tra l'altro appena eletti.

Facciamo basta con i tatticismi e andiamo a parlare con i lavoratori!

Jesi, 15 Aprile 2015 La Rsa della Fiom Cgil

mercoledì 1 aprile 2015

COMUNICATO SINDACALE



Riportiamo in sintesi quanto discusso nell’incontro avutosi oggi tra la Fiom Cgil e la direzione del personale dello stabilimento.

L’azienda ha comunicato l’utilizzo di altri 5 giorni di cassa integrazione sul mese di maggio: lo stabilimento sarà fermo nelle giornate del 4-8-15-22 e 29 maggio 2015.

Confermati sono anche tutti e 9 i giorni di CIG comunicati in precedenza sul mese di aprile, quindi i 6 a cavallo delle feste pasquali e in aggiunta il 17-24 e 30 di aprile. L’unica eccezione è rappresentata dalla linea C1 delle Cabine che lavorerà a pieno regime nella giornata di domani, e dal fatto che nelle giornate di mercoledì e giovedì della settimana prossima sarà comandato personale per attività di recupero e Wcm.

Il ricorso ad ulteriori 5 giornate di cassa integrazione su Maggio secondo quanto detto dall’azienda, conferma il calo produttivo previsto per l’anno in corso, che dovrebbe attestarsi intorno ad una produzione di 17.000 trattori, all’incirca 5000 in meno di quelli che sono nella capacità produttiva della fabbrica in rapporto alla forza lavoro.

L’altra questione rilevante di cui si è parlato è la richiesta della nostra organizzazione sindacale di un salto di qualità nei rapporti con questa azienda sia nei confronti della crisi, sia della condizione di lavoro, come del fatto che in questi anni non si è valorizzato a sufficienza ciò che sanno fare le lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento. Temi che dal nostro punto di vista hanno molto a che fare non solo con la condizione di vita delle persone che vogliamo rappresentare, ma con la stessa crisi produttiva di questa fabbrica.

In ultimo ribadiamo la necessità di indire una assemblea retribuita e unitaria che affronti con i lavoratori le problematiche relative al nostro sito produttivo.

Jesi, 1 Aprile 2015 La Rsa della Fiom Cgil