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venerdì 2 marzo 2012


02/03/2012 - Il giudice del lavoro condanna 7 aziende modenesi per attività anti-sindacale. La Fiom\Cgil canta vittoria
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Modena Morcavallo con il dispositivo del 27 febbraio 2012 ha rigettato l’opposizione delle 7 aziende modenesi (CNH, Maserati, Ferrari, Emmegi, Glem Gas, Titan e Rossi Motoriduttori) condannate in primo grado dal Giudice del Lavoro di Modena Ponterio nell’aprile 2011 per attività anti-sindacale verso la Fiom/Cgil. 

Così stamattina Giordano Fiorani segretario Fiom/Cgil Modena ha presentato in conferenza stampa insieme all’avvocato Ernesto Giliani (Studio Legale Giliani & Borsari) l’ultimo atto della vertenza legale in corso con le 7 aziende modenesi che nel 2011 la Fiom/Cgil ha denunciato per attività antisindacale, ex art.28 dello Statuto dei Lavoratori, per aver applicato il CCNL separato 2009 mentre era ancora in vigore il CCNL 2008, senza averne data alcuna informazione ai lavoratori interessati. Le imprese interessate avevano allora fatto opposizione alla condanna, “ma il Giudice ha oggi respinto questa opposizione – precisa Fiorani - con alcune precisazioni interessanti contenute nella minuta del dispositivo scritto a mano (in attesa della sentenza completa dattiloscritta che sarà resa nota tra 60 giorni).” 

Il giudice sostanzialmente dice che ai lavoratori in forza al 31.12.2011 l’azienda deve chiedere se intendono aderire al CCNL 2009 o meno, in caso dichiarino che non vogliono l’applicazione del CCNL 2009 è implicito che deve essere loro applicato il CCNL unitario 2008, anche se scaduto il 31.12.2011, in virtù dell’ultrattività prevista dall’art.2 dello stesso CCNL (decorrenza e durata) sino al rinnovo di un successivo contratto da parte di tutti i firmatari di quell’accordo (Fim, Fiom e Uilm). “Questa sentenza – spiega Fiorani – apre uno scenario importante nei confronti di Fiat, poiché significa che per i lavoratori delle 3 aziende del Gruppo (CNH, Ferrari e Maserati) che non accettano il CCNL 2009, rimane in vigore il CCNL 2008, e la Fiom/Cgil che ne è firmataria intende dunque esercitare i diritti di assemblea, alle trattenute sindacali per i propri iscritti, all’elezione delle Rsu”, diritti che dal 1° gennaio 2012 – è bene ricordarlo – la Fiom/Cgil non gode più poiché non firmataria del contratto di Gruppo Fiat del 13 dicembre 2011.

La Fiom/Cgil si farà forza di questa sentenza che intende richiamare nei ricorsi ex art.28 per attività anti-sindacale che sta predisponendo verso le aziende modenesi del Gruppo Fiat poiché hanno rigettato la nomina delle Rsa Fiom (rappresentanze sindacali aziendali), hanno negato i permessi sindacali e la disponibilità a fare le trattenute agli iscritti Fiom, non riconoscono gli Rls Fiom (rappresentanti per la sicurezza), in quanto la Fiom non è firmataria del contratto del 13.12.2011. Sempre alla luce di questa sentenza, alle prossime assemblee previste in Ferrari per martedì 6 marzo per illustrare il contratto (in Maserati e CNH sono già state fatte con pesanti contestazioni ai dirigenti nazionali di Fim Uilm e Fismic), la Fiom/Cgil eserciterà il diritto ad essere presente. Se Fim e Uilm non convocheranno le assemblee in Ferrari (si sta profilando anche questa disdetta), sarà la Fiom/Cgil a chiedere di convocarle. “Se la nostra richiesta sarà respinta, significa che Fearrari non dà applicazione ad una sentenza del Giudice” ha chiosato Fiorani, criticando ancora una volta come di un accordo che è in vigore dal 1° gennaio di quest’anno non sia stata ancora data informazione ai lavoratori.

Fiorani ha ribadito la critica della Fiom/Cgil alla linea di Fiat che decide quali sindacati ammettere in azienda e quali no, e le pesanti iniziative di contrasto alla libera rappresentanza. “Un vero e proprio degrado della democrazia”, l’ha definita Fiorani. Fiorani ha anche ricordato il ritiro della denuncia di CNH contro Fiom/Cgil e i delegati per aver scioperato nel 2010 durante alcuni sabati comandati, ovvero per aver scioperato su materie previste dal contratto. Il ritiro dimostra come siano infondate le motivazioni della denuncia. “Tutti gli scioperi sono inadempimenti contrattuali – ha spiegato l’avvocato Giliani – ma il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione e prevale su tutti gli accordi, non può subire alcuna limitazione (se non nelle modalità di esecuzione e per violazione di altri diritti costituzionalmente garantiti, es. diritto alla vita, diritto alla salvaguardia e integrità dei macchinari)”. 

Per questo la Fiom/Cgil continuerà a sostenere la sua battaglia, anche legale per sostenere che è illegittimo sostenere che non si può fare sciopero su materie definite dal contratto pena la possibilità di sanzioni da parte dell’azienda (sia ai sindacati che ai lavoratori). Ma questo è proprio ciò che è previsto nella clausola di salvaguardia dell’accordo del Gruppo Fiat che Fim e Uilm hanno firmato, e che in questo modo sono altrettanto responsabili dell’azienda. “Sindacati che accettano di impedire l’esistenza di altri sindacati, stanno abdicando al loro ruolo” ha detto Fiorani. La Fiom/Cgil vuole rientrare dalla porta principale in Fiat e oltre alle azioni già indicate, sta chiedendo alle Amministrazioni comunali l’utilizzo di spazi nei parcheggi davanti alle aziende Fiat per sostare con una propria postazione. Su tutti questi aspetti democrazia, rappresentanza e riconquista del contratto nazionale di lavoro la Fiom/Cgil ha proclamato sciopero generale nazionale di 8 ore venerdì 9 marzo con manifestazione a Roma (comizio in piazza San Giovanni). La Fiom/Cgil invita i lavoratori e le lavoratrici a partecipare e prenotare i pullman presso le sedi sindacali.

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