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domenica 22 aprile 2012


“Il furto della democrazia nelle fabbriche della Fiat”

Il furto è quello relativo ai diritti dei lavoratori il nuovo accordo per il settore Fiat Auto e Fiat Industrial dopo la fuoriuscita della Fiat da Confindustria ha di fatto annullato l’istituto del contratto nazionale, rendendo i dipendenti del gruppo Fiat ‘diversi’, con diritti e doveri differenti da qualunque altro lavoratore metalmeccanico. I 18 turni, le 120 ore di straordinario obbligatorio che portano a 200 le ore annue di straordinario possibili, il taglio di 10 minuti di pausa, la pausa mensa spostata a fine turno, il mancato pagamento di almeno due giorni di malattia in caso di assenze superiori al 3,5% sullo stabilimento, sono ora tutti possibili senza alcuna contrattazione. Un accordo che limita il diritto di sciopero e trasforma i delegati sindacali in ‘controllori’ delle regole per conto dell’azienda”. Una contrazione dei diritti e dell'agibilità sindacale, che si ripercuote sui ritmi di lavoro dentro gli stabilimenti e che, soprattutto, limita l’informazione dei lavoratori e la libera azione sindacale sancita dalla nostra Costituzione. “Perché l’altro furto è proprio quello delle libertà sindacali. Al sindacato non firmatario si impedisce di presentare propri candidati alle elezioni delle Rsa, come accadrà nei prossimi giorni alla CNH di Jesi. Ma come Fiom troveremo il modo per far sentire la nostra voce.

Jesi,23 aprile 2012                                La RSU FIOM CNH 

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