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venerdì 28 gennaio 2011


Landini (Fiom): “All’Assemblea nazionale proporremo l’avvio di una campagna straordinaria di discussione nelle aziende per decidere come proseguire la mobilitazione per il Contratto nazionale, i diritti e la democrazia”

 

 “Oggi centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, quelli iscritti e non iscritti alla Fiom, sono con noi in questa come nelle altre piazze d’Italia.” Maurizio Landini, Segretario generale della Fiom-Cgil, ha iniziato così il suo intervento a Milano, guardando una Piazza del Duomo gremita a conclusione del lungo corteo partito da Porta Venezia.
“E’ il segno - ha affermato Landini - che la maggioranza dei lavoratori non solo rifiuta il modello autoritario di Marchionne, Federmeccanica e Confindustria, ma lotta per cambiare questo paese ingiusto. E’ il segno che abbiamo ragione e anche la forza per modificare il presente e costruire il futuro. Non ci fermeremo, continueremo fabbrica per fabbrica, azienda per azienda a lottare per riconquistare il Contratto nazionale, difendere i diritti e la democrazia.”
“Noi - ha proseguito Landini - diciamo no alla ‘modernità’ di chi vuole i lavoratori l’uno contro l’altro in nome della competizione. Sviluppo non è riduzione dei diritti, non è negazione della democrazia, ma innovazione, ricerca, intervento pubblico. A chi, nel mondo politico e non solo, ci ha spiegato cosa avrebbe fatto se fosse stato un operaio di Pomigliano o di Mirafiori, diciamo: provate a immedesimarvi tutti i giorni con chi produce la ricchezza di questo paese e cominciate ad occuparvi seriamente di lavoro. In questa piazza non ci sono solo i metalmeccanici, ci sono lavoratori di altre categorie, ci sono i giovani, gli studenti che si stanno battendo perché anche il sapere, come il lavoro è un bene comune.”
“Il rapporto che in questi mesi abbiamo costruito è l’elemento di novità ed è prezioso, perché le questioni che stiamo ponendo sono questioni generali, di tutti. E allora – ha concluso Landini tra gli applausi - abbiamo bisogno di unificare le lotte, di mettere in campo lo sciopero generale di tutti i lavoratori e solo la Fiom e la Cgil lo possono fare. Sappiamo perfettamente che non è facile da costruire, che non sufficiente, ma lo dobbiamo fare. I lavoratori sono pronti a battersi. Va bene partecipare, ma ci sono momenti in cui bisogna avere il coraggio di osare, di agire, perché se non lo fai, di sicuro hai già perso. E noi, questa battaglia la vogliamo e la possiamo vincere.”
“All’assemblea nazionale della Fiom - ha infine detto Landini -, assemblea che si terrà dal 3 al 4 febbraio a Cervia, proporremo l’avvio di una campagna straordinaria di discussione nelle aziende per decidere con le lavoratrici e con i lavoratori come proseguire nella mobilitazione per il Contratto nazionale, i diritti e la democrazia.”
Roma, 28 gennaio 2011

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