Pagine

giovedì 8 dicembre 2016

COMUNICATO SINDACALE 


Riepiloghiamo quanto emerso nell'incontro unitario del 30 Novembre scorso con l'azienda.

La pausa natalizia dello stabilimento andrà dal 23 Dicembre al 9 Gennaio (compresi). Per la copertura di gennaio saranno utilizzati 5 giorni di Par collettivo (decisi da una intesa sottoscritta da Fim-Uilm-Acqf e Azienda) del 2017, fermo restando i residui del 2016. Nel periodo di chiusura della fabbrica saranno svolti i lavori di sostituzione dei paranchi in A/2, e di rimozione dell'amianto nell'edificio servizi. Questi ultimi impediranno il pieno utilizzo della mensa e degli spogliatoi per chi durante il periodo di chiusura sarà comandato al lavoro. 

Oltre a questo ci è stata comunicata la cassa integrazione di gennaio che interesserà tutto lo stabilimento nelle giornate del 10-11-12-13-20 e 27, ad eccezione della linea T1 che a Gennaio potrebbe far cassa solo nei giorni del 10 e 11, rientrando al lavoro il 12. Su ciò la direzione ci darà conferma prima della chiusura. 

L'azienda ha inoltre dichiarato che i volumi produttivi del 2017, stando a quanto è possibile prevedere oggi, dovrebbero essere gli stessi del 2016; anno che si chiuderà con una produzione di 17.000 trattori. Alla stessa maniera non ha però escluso che il prossimo anno si dovrà mettere mano al cambio dell'ammortizzatore sociale, seppur specificando che dovrà trattarsi di uno di tipo conservativo dei posti di lavoro dello stabilimento. 

Nei prossimi giorni ci sarà data comunicazione del giorno in cui sarà erogata la tredicesima, oltre a confermarci o meno, se si farà o meno l'incontro con le relazioni industriali Cnhi


Jesi, 6 Dicembre 2016                                            La Rsa della Fiom-Cgil

martedì 15 novembre 2016

COMUNICATO SINDACALE

Nell'incontro avvenuto il 9 Novembre scorso tra la Rsa e i direttori di stabilimento Esposito G. e del personale Montefalcone F., l'azienda ha manifestato l'impegno per tutto il 2017 a proseguire e a completare gli investimenti relativi ai restyling delle gamme Apl 16x16, Specilty, Utility e TK. Alla stessa maniera ha confermato il mantenimento della produzione del trattore TD il cui adeguamento del motore era già stato fatto precedentemente. Oltre che del rinnovamento delle gamme dei trattori previste per il prossimo anno, l'azienda ci ha illustrato una serie di investimenti relativi allo stabilimento di cui quelli più significativi sono i seguenti:

– la rimozione dell'amianto e il rifacimento del tetto sull'intero edificio dei “servizi”, quello che va dall'ingresso dello stabilimento e arriva sino alla mensa; 

– il rifacimento del tetto (impermeabile all'acqua) dell'officina 2, nella parte dei secondi tratti che ricopre una superficie di 8500 mq; – la sostituzione di tutti i paranchi sulla linea A/2; 

– il miglioramento del reparto verniciatura; 

– interventi importanti in relazione alla logistica (in particolar modo in officina 2) e alla movimentazione/montaggio delle ruote dei trattori. 

A seguito di quanto sopra ci sono state comunicate anche alcune variazioni della cassa integrazione di novembre che sarà la seguente: 

la T1 farà Cig i giorni 18 e 25; 
la T2 lavorerà sempre; il TK farà Cig il 18-24 e 25; 
la C1 lavorerà sempre; la C2 farà Cig i giorni 11-18-24-25 e 30 (2 giorni in meno di quanto comunicato in precedenza); 
l'officina 2 farà Cig nei giorni 11-18-24 e 25. 

Come Fiom-Cgil abbiamo alla fine espresso le seguenti considerazioni. Se da un lato riteniamo importanti gli impegni aziendali sui progetti relativi all'adeguamento dei trattori previsti per il 2017 assieme agli interventi annunciati sull'ambiente, dall'altra abbiamo chiesto che l'azienda riprenda a valorizzare i lavoratori dello stabilimento (livelli - una tantum – miglioramento del sistema premiante Wcm – opportunità di crescita per i lavoratori dove a contare siano le competenze piuttosto che le conoscenze); come che si investano soldi sulla salute e la sicurezza dei lavoratori mediante postazioni di lavoro con un tempo di lavoro giusto e dove si tenga conto del fattore ergonomico. In ultimo abbiamo ribadito la necessità di farla finita a dividere i lavoratori tra chi fa gli straordinari e chi la cassa integrazione, ciò anche a seguito del nostro ultimo incontro con l'Inps provinciale. 


Jesi, 14 Novembre 2016                                       La Rsa della Fiom-Cgil

venerdì 4 novembre 2016

COMUNICATO SINDACALE 
in merito all'officina 2 

Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un peggioramento delle condizioni di chi lavora riguardo allo spazio, al metodo e al tempo di lavoro. 

Se prendiamo in esame l'officina 2 la nostra organizzazione sindacale ha segnalato da tempo ai preposti interventi urgenti e mirati sulle postazioni e sulle varie aree del reparto. Tali questioni non hanno però avuto fino ad oggi nessuna risposta, ma un’atteggiamento apatico e indifferente ai problemi sollevati dai lavoratori. 

Ciò fa pensare ad un’azienda che riorganizza il lavoro al solo scopo di recuperare efficienza nelle linee, o di “ammucchiare” trattori in revisione per ricorrere poi al lavoro straordinario per recuperarli. 

Con ciò, in sintesi, elenchiamo alla direzione le priorità da appianare al più presto nelle linee A2 e B2: 

- La pavimentazione scivolosa e sconnessa delle linee di montaggio. 

- L’ organizzazione del lavoro nelle quattro postazioni delle gomme. 

- Il miglioramento del metodo e degli spazi per la lavorazione del “cingolato” e delle postazioni del montaggio dei serbatoi. 

- Il ripristino di una postazione in linea B2 nel “calo della cabina”, con tre lavoratori ad occuparsi dell’operazione come avveniva prima del cambio cartelle. 

Inoltre, dopo le scosse di terremoto che hanno interessato il nostro territorio è importante avere una documentazione preventiva e periodica degli interventi di manutenzione in tutto lo stabilimento in relazione ai carichi sospesi, come in Verniciatura e nei “discensori” dei quattro tratti A e B. 

La Rsa della Fiom ritiene essenziale aprire un confronto su questi temi, nonché fondamentale la risoluzione degli stessi. 


Jesi, 2/11/2016                                                  La Rsa della Fiom-Cgil
COMUNICATO SINDACALE SUL TERREMOTO 


I fatti drammatici che hanno colpito intere popolazioni a poca distanza dalla fabbrica in cui lavoriamo, ci fanno dire che in questa fase occorre un'attenzione particolare da parte dell'azienda al tema della messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori in caso di terremoto. A tal proposito come Rls della Cnh di Jesi riteniamo urgente un incontro con la direzione aziendale rispetto a quello che le normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro, definiscono in materia di rischio sismico. Una riunione che abbia a tema: 

– la valutazione della vulnerabilità/sicurezza sismica dell'edificio e degli elementi vari presenti al suo interno, in particolare di quelli sospesi. Integrazione nel Documento di Valutazione dei Rischi del rischio sismico (in riferimento alla valutazione del rischio sismico nei luoghi di lavoro della Ausl di Reggio Emilia del 2012);

– piano di emergenza in caso di terremoto (allarme, primo intervento, evacuazione, assistenza a persone con disabilità, esercitazioni, formazione, etc.etc...); 

– verifica tecnica per la ripresa dell'attività lavorativa dopo ogni evento sismico significativo. Nel frattempo come delegati di fabbrica esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita. 


Jesi, 2 Novembre 2016                                    Gli Rls della Fiom-Cgil

sabato 22 ottobre 2016

Sciopero per la salute 



Nella giornata di oggi i lavoratori del reparto del magazzino hanno scioperato un'ora e mezza in assemblea per richiamare l'azienda ad assumersi la responsabilità nella salvaguardia della loro salute durante la fase di rimozione dell'amianto dal tetto dell'edificio in cui lavorano. Lo sciopero ha visto l'adesione di tutti i lavoratori del reparto. 

Dall'assemblea è emerso che i lavoratori pretendono, allo scopo di abbassare al massimo i rischi, di non lavorare durante la rimozione dell'amianto nelle zone interessate e in quelle adiacenti.

Chiedono che nel momento della rimozione le aree coivolte siano adeguatamente chiuse per evitare il rischio di contaminazione, e che allo stesso tempo, siano ben delimitate e ben segnalate per impedire il passaggio delle persone non interessate ai lavori. 

E' importante anche che i reparti siano svuotati dei materiali in giacenza e degli armadietti e di tutto quello che ha a che fare con gli effetti personali. 

In ultimo occorre una informazione più chiara e dettagliata da parte dei preposti aziendali e dalla stessa azienda, a differenza di quanto successo fino ad oggi. 

Come sindacato se da una parte riteniamo importante per la salute dei lavoratori l'impegno preso dall'azienda a rimuovere l'amianto dallo stabilimento, dall'altra non ci convince la superficilità aziendale di come viene svolto. Per questo gli Rls della fabbrica informeranno la Asur di quanto accaduto. 

La salvaguardia della salute delle persone che lavorano, deve sempre venire prima delle esigenze produttive dello stabilimento. 



Jesi, 20 ottobre 2016                                        La Rsa dello stabilimento
COMUNICATO SINDACALE 


La scorsa settimana la segreteria provinciale della FIOM ha chiesto un incontro alla direzione dell’Inps di Ancona esponendo le forti perplessità rispetto all’utilizzo dello straordinario durante la CIGO alla CNHI di Jesi. 

Abbiamo fatto presente che la situazione è ormai diventata strutturale e che abbiamo ricevuto molte lamentele da parte delle maestranze, in quanto ci sono molti lavoratori che subiscono una riduzione salariale per effetto della cassa e altri lavoratori che invece aumentano i propri salari attraverso lo straordinario. 

Poichè riteniamo che sia necessaria la massima trasparenza su questo aspetto, prima di far intervenire l’Inps chiediamo alla direzione aziendale di convocare un incontro specifico con le RSA (come già chiesto più volte) per fornire tutte le informazioni sull’utilizzo dello straordinario a partire dalle motivazioni fino ad arrivare ai reparti e al numero di lavoratori interessati. 

Qualora tale richiesta non trovi riscontro chiederemo all’Inps provinciale di intervenire. 


Jesi, 18/10/2016                                                       FIOM CGIL Ancona

lunedì 12 settembre 2016

Comunicato sindacale Fiom 

Riportiamo quanto emerso nell'incontro con l'azienda di mercoledì scorso in merito alla cassa integrazione di ottobre, anche a seguito del fatto che è stata tolta la giornata di cassa integrazione del 30 settembre per la linea C2, e che i sindacati firmatari hanno sottoscritto assieme alla direzione un Par colletivo per il prossimo 31 Ottobre in cui lo stabilimento rimarrà chiuso. 

Ad ottobre la cassa integrazione interesserà i lavoratori nella maniera seguente: l'officina 2 farà cassa il 7-13-14-21; le linee T1-T2 e C1 faranno cassa la sola giornata del 21; la linea della C2 farà cassa il 7-12-13-14-21. L'azienda ha inoltre confermato che l'anno produttivo sarà chiuso con una produzione di 17.000 trattori, in linea con quanto dichiarato in precedenza. 

In merito invece alla riunione sull'efficienza svoltasi il giorno successivo, la Rsa della FiomCgil, ha fatto presente all'azienda la propria posizione, articolata sui seguenti punti: 

– serve investire sul processo produttivo in termini di ergonomia, di spazi, e di attrezzature al fine di non aumentare la fatica di chi lavora; 
– risposte veloci ai lavoratori che tramite i propri capisquadra o le organizzazioni sindacali, hanno evidenziato problemi al tempo delle rispettive cartelle di lavoro; 
– il diritto dei lavoratori ad avere sulle postazioni cartelle di lavoro tali da essere chiare e leggibili; 
– la presa in considerazione nella gestione del personale da parte dei capofficina dell'invecchiamento lavorativo. Basta con gli ultracinquantenni alla catena, e chi giovane, robusto e in buona salute, a svolgere mansioni più leggere o addirittura in ufficio; 
– in tema di salute e sicurezza, il miglioramento della condizione di lavoro delle postazioni più faticose, in parallelo all'utilizzo della rotazione del personale sulle stesse; 
– il riconoscimento di diritti sindacali relativi ai permessi e agli incontri, pari a quelli delle altre organizzazioni sindacali, in maniera tale da essere messi in condizione di tutelare al meglio i lavoratori. 

In ultimo, nei prossimi giorni utilizzeremo le assemblee retribuite per fare il punto con i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento, anche a fronte dei due incontri, rispetto sia alla questione produttiva che a quella dei tempi. 



Jesi, 12 Settembre 2016                                                        La Rsa della Fiom-Cgil


Federazione Impiegati Operai Metallurgici Ancona 
Via I° Maggio, 142/A - 60131 ANCONA / Tel 071/285741 - Fax 071/2857400 e-mail: ancona.fiom@marche.cgil.it 




Ancona, 29/07/2016 

Spett.le Direzione 
CNH Italia S.p.A.  
 Via Agnelli           
 60035 Jesi           
Fax 0731 200363 


Oggetto: richiesta incontro. 

      La presente viene inviata dalla scrivente O.S. per chiedere a codesta spett.le Direzione di calendarizzare un incontro entro il mese di Settembre 2016, con la presenza del Dott. Retus sulla base dell'impegno preso dallo stesso in occasione dell'ultimo incontro tenutosi in azienda. 

     Chiediamo che l’incontro sia strettamente focalizzato sulla situazione produttiva e occupazionale del sito jesino e conoscere quelle che saranno nello specifico le decisioni aziendali e il tipo di interventi/investimenti che si intende mettere in atto per poter recuperare il calo di volumi. 

           In attesa di un Vs. sollecito e gradito riscontro porgiamo distinti saluti. 



                                                 Il Segretario Provinciale Generale FIOM -CGIL 
                                                                    (Tiziano Beldomenico)

venerdì 2 settembre 2016

Dopo le ferie... il lavoro di corsa

 La Fiom-Cgil esprime la massima preoccupazione per l'aumento pesante dei ritmi di lavoro deciso dall'azienda sulle linee di montaggio dello stabilimento, e riscontrato dai lavoratori al rientro dalle ferie. 

Pur non essendo contrari a priori al tema della produttività, ci pare criticabile una saturazione dei tempi povera di investimenti alla qualità del processo lavorativo, e senza interventi utili a migliorare l'ergonomia delle postazioni più faticose. Con l'inevitabile aumento dello stress psico-fisico di chi lavora, e dei rischi legati alla salute e alla sicurezza. 

Colpisce anche il fatto che lavoratori spostati a svolgere nuove mansioni contenenti dei rischi acclarati, non siano stati nemmeno sottoposti a visita preventiva (prevista dalla legge) dal medico competente aziendale. Come è sempre più evidente il fatto che il lavoro sulla linea riguarda sempre e solo gli stessi, e in barba all'invecchiamento lavorativo delle persone.

 Riteniamo inoltre che oggi è lampante la gravità di quanto sottoscritto da Fim e Uilm nell'ultimo contratto con Fiat, dove al posto degli aumenti in paga base, si è accettato un bonus annuale misurato sull'efficienza che l'azienda realizza sulle linee di montaggio. In poche parole, più corri, e più forse prenderai qualche soldo (una-tantum) l'anno successivo. 

La Rsa della Fiom-Cgil fa richiesta all'azienda di un incontro urgente in merito all'efficienza, e alla condizione di lavoro sulle linee di montaggio. 

Nel frattempo, invita i lavoratori a leggere e conoscere bene le nuove cartelle, a individuarne le criticità più significative relative al tempo, allo spazio o all'ergonomia, e ad informare i delegati della Fiom in stabilimento. 

In ultimo, a partecipare all'assemblea retribuita che abbiamo intenzione di tenere la prossima settimana in fabbrica. 



     Jesi, 1 Settembre 2016                                                  La Rsa della Fiom-Cgil

mercoledì 6 luglio 2016

Perchè 7 ore di sciopero? 

Giovedì scorso la Fiom-Cgil ha proclamato al reparto trasmissioni 7 ore di sciopero (dalle 8,30 alle 16,15), a cui ha aderito la quasi totalità dei lavoratori del reparto. 

Non era nemmeno passata un'ora di lavoro quando i lavoratori si sono trovati travolti dal rumore e dall'aria irrespirabile proveniente dai lavori di asfaltatura che questa azienda aveva comandato sul piazzale adiacente la porta dell'offcina 1, senza neanche preavvertire la RSA o gli RLS di stabilimento sulla tipologia di intervento che si andava a fare. Questo in un giorno in cui già dalle prime ore iniziava a proflarsi in offcina un caldo infernale, aggravato dalle insuffcienti contromisure adottate dall'azienda a tal proposito. 

Nell'impossibilità di lavorare in quelle condizioni, i lavoratori hanno deciso di fermarsi in sciopero riunendosi in assemblea, e dopo che non era passata nemmeno mezz'ora dall'astensione, di proporre all'azienda la disponibilità a riprendere il lavoro, a patto che fosse ristabilita una condizione di salubrità ambientale accettabile, e che fossero pagati i minuti del fermo, di cui i lavoratori non avevano nessuna colpa. 

La cosa che ha fatto però degenerare la situazione, è stata la scelta arrogante e incomprensibile del capo del personale che piuttosto che porre rimedio alla controversia, ha deciso che per principio, la perdita salariale non andasse coperta. Meglio lo scontro, con la conseguenza che ai lavoratori veniva fatto perdere il salario, e allo stabilimento la produzione. 

Ma a questo punto occorre chiedersi anche un'altra cosa. Perchè i lavoratori hanno deciso assieme al sindacato di abbandonare il lavoro e fare ritorno a casa senza batter ciglio? Per la bieca rigidità aziendale di non pagare quei minuti certo, ma anche per un'altra grande questione che li opprime da mesi. L'esasperazione di non trovare mai risposte da parte dell'azienda. Sono mesi che sentono solo promesse su una organizzazione del lavoro e un ambiente in costante peggioramento. Emblematico a tal proposito è l'aumento degli incidenti e degli infortuni verifcatisi sulla linea T1, che produce la trasmissione della Medium. 

Come coniugare l'uscita dalla crisi, i lanci, gli obiettivi del Wcm, con il miglioramento reale (e non il peggioramento!) della condizione di lavoro in fabbrica? 

Questo è il vero tema. E su questo pensiamo che la prima cosa da fare sia quella di INIZIARE A DISCUTERE SERIAMENTE DEI PROBLEMI CHE VENGONO POSTI DAI LAVORATORI, piuttosto che continuare a correre dietro ai tanti “so tutto io”, che ogni giorno vengono a spiegarci solo di lavorare di più, e un po' peggio. 

Ne va della dignità di quelli che la mattina non vengono qui per le medaglie, ma perchè alla fne del mese devono dar da mangiare ai loro fgli, e che a questo posto di lavoro ci tengono più di ogni altro




Jesi, 5 luglio 2016                                        La Rsa della Fiom-Cgil

martedì 31 maggio 2016

Assemblea in sciopero di un'ora al reparto Trasmissioni 

In data 31 maggio i lavoratori del reparto trasmissioni hanno fatto un'ora di sciopero in assemblea, allo scopo di richiamare l'azienda ad assumersi le proprie responsabilità in merito a tutta una serie di problematiche che da mesi gravano su di loro. 

Problemi segnalati da tempo, e da troppo tempo rimasti senza risposta. Lo sciopero e l'assemblea hanno visto l'adesione e la partecipazione della totalità delle persone che lavorano nel reparto. 

Chiediamo: 

- la messa in sicurezza ulteriore dell'appoggio della trasmissione sugli skid della linea T1; 

- la messa in sicurezza della postazione 3 della T1, che lo scorso lunedì ha provocato l'infortunio di una lavoratrice; 

- la valutazione nella T1 dei rischi legati alle patologie muscolo scheletriche (a cominciare dalla post.8), e la correzione del tempo di lavoro delle postazioni più pesanti; 

- l'implementazione sulle postazioni di impianti di aspirazione per i fumi emanati dai riscaldatori; 

- una illuminazione adeguata sui fianchi linea della T1; 

- la revisione del tempo e/o il miglioramento delle postazioni dei sottogruppi della T2 (Pdm, campane, distributori), dove i lavoratori hanno riscontrato un evidente peggioramento della condizione lavorativa; 

- la risistemazione dell'area del Gis che prepara le campane e i sollevatori per le due linee delle trasmissioni, a cominciare dalla modifica dei bancali dei sollevatori che sono inadeguati e pericolosi; - il miglioramento della viabilità interna di carrelli e vespette, tale da permettere alle persone di camminare in sicurezza; 

- zone relax esterne dignitose per i lavoratori; 

- la valorizzazione delle capacità professionali dei lavoratori del reparto.

Come Fiom-Cgil ribadiamo la nostra disponibilità a discutere di tali questioni, ma a patto che l'azienda si decida a prendere in considerazione nei confronti dei lavoratori risposte concrete, piuttosto che vaghe promesse come accaduto in passato. 



Jesi, 1 giugno 2016                  La Rsa della Fiom-Cgil

giovedì 12 maggio 2016

Comunicato sindacale Fiom 

Nell'incontro odierno alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali, l'azienda ci ha comunicato quanto segue. 

    – La chiusura dello stabilimento per il giorno 3 Giugno prossimo mediante l'utilizzo di un Par collettivo (concordato con i sindacati frmatari). Il periodo di ferie estivo sarà comunicato a breve.

      – La comunicazione di ulteriore cassa integrazione ordinaria così ripartita: 
Montaggio Trattori, 10-17-24 e 30 giugno e 1 luglio; 
T1, 10-17-23-24-30 giugno e 1 luglio; 
T2, a giugno e l'1 di luglio non farà cassa integrazione; 
T3, 10-17-23-24-30 giugno e 1 luglio; 
C1, a giugno e l'1 di luglio non farà cassa integrazione; 
C2, 10-16-17-23-24-30 giugno e 1 luglio.

      – L'azienda ha poi spiegato il ricorso allo straordinario verifcatosi nell'ultimo mese motivandolo con l'accavallarsi di due processi contemporaneamente: i lanci dei nuovi trattori (Apl16x16 tier4b, e lo speciale tier4a), e la riorganizzazione del processo produttivo in offcina 2 e al magazzino. 
  
    – La prossima settimana ci sarà un incontro in merito alle problematiche emerse in offcina 2, in particolare sulle linee di montaggio. Come Fiom-Cgil abbiamo chiesto le seguenti cose: 

    1) il fatto che i lavoratori siano messi al più presto a conoscenza del periodo di ferie estivo, oltre che del piano di ferie annuale; visto che l'azienda ha già manifestato al tavolo l'esigenza di utilizzare ulteriori 2 Par collettivi per i “ponti” da qui a fne anno. 

    2) La possibilità di prendere in considerazione che in caso di punte di caldo estivo, si predispongano per i lavoratori pause aggiuntive durante l'orario di lavoro. 

   3) In merito allo straordinario, abbiamo manifestato ancora una volta la nostra contrarietà di fondo rispetto al fatto ingiusto che alcuni lavoratori facciano gli straordinari ed altri rimettano il salario con la cassa integrazione, chiedendo però allo stesso tempo una maggiore informazione rispetto alle cause che lo rendono per l'azienda necessario, per capire dove, quando e perchè si fa, oltrechè soluzioni organizzative atte ad impedire che vi si ricorra in periodo di cassa integrazione. 

   4) Abbiamo ribadito inoltre la necessità di un incontro con il direttore di stabilimento in merito alla rimozione dell'Eternit, e con il medico in realzione alla valutazione del rischio ergonomico sulle linee di montaggio. 

   5) In ultimo abbiamo anche chiesto, come da impegni presi, un incontro con Cnh per rifare il punto in merito alla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento. 

In questi giorni abbiamo anche richiesto alle altre organizzazioni sindacali di poter indire unitariamente assemblee per fare il punto con tutti i lavoratori dello stabilimento, in merito alla situazione produttiva, alla condizione di lavoro, e alle tante problematiche in materia di salute e sicurezza. 


Jesi, 11 Maggio 2016                                               La Rsa della Fiom-Cgil

mercoledì 27 aprile 2016

Comunicato sindacale RLS 

In data 26/4/2016 si è svolto un incontro tra gli Rls dello stabilimento e l'azienda in merito al tema della salute e della sicurezza. 

Dopo che nella riunione l'azienda ha descritto i rilievi fatti da Fenice nei mesi scorsi in merito alla valutazione del rischio chimico, rumore, e in riferimento alle coperture di eternit presenti sul tetto; come Rls abbiamo espresso un giudizio negativo rispetto a quanto sta facendo in materia di “sicurezza”; perché a seguito oramai di mesi di incontri, di sopralluoghi sulle postazioni, e delle tante segnalazioni fatte pervenire all'azienda, troppe sono le risposte che ancora mancano alle lavoratrici e ai lavoratori. 

Nell'incontro abbiamo posto tre questioni dal nostro punto di vista cruciali: 

a) la richiesta di un incontro - alla presenza anche del direttore di stabilimento Marco Andreis – in merito alla necessità di predisporre un piano di rimozione delle coperture in Eternit presenti su gran parte del tetto della fabbrica. Questo anche in virtù dei risultati dei rilievi ultimi effettuati da Fenice. 

b) la richiesta di un incontro – alla presenza del medico competente – in merito alla valutazione del rischio ergonomico delle linee di montaggio e delle postazioni più faticose. Dai sopralluoghi fatti in questi mesi in giro per la fabbrica e in particolar modo sulle linee, emerge infatti un aumento consistente di lavoratori che segnalano dolori o patologie alle mani, alle spalle e alla schiena. Dal nostro punto di vista in gran parte correlati all'organizzazione del lavoro oltre che all'invecchiamento lavorativo delle persone (sempre le stesse!) che stanno alla catena. 

c) abbiamo chiesto inoltre un salto di qualità in relazione all'impegno dell'azienda rispetto alle tante problematiche legate alla salute e alla sicurezza che i lavoratori incontrano tutti i giorni, e che anche a fronte di segnalazioni degli Rls (tutte messe per iscritto e fatte pervenire per tempo all'azienda), rimangono il più delle volte inevase. (Beverini, viabilità interna, ambiente, illuminazione, zone relax, caldo-freddo, attrezzature e bancali inadeguati, igiene, rischio rumore, layout, etc.etc.). 

Nei prossimi giorni auspichiamo da parte aziendale risposte concrete oltre che celeri, rispetto ai problemi sollevati. In mancanza di ciò, valuteremo tutte le iniziative necessarie da mettere in campo. 



Jesi, 27 Aprile 2016                                     Gli Rls della Fiom-Cgil

mercoledì 6 aprile 2016

Ancora sciopero di un'ora alla linea B2 


Nella giornata di ieri, martedì 5 aprile, la Rsa della Fiom - Cgil ha proclamato  sciopero in officina 2, nel reparto verniciatura e in linea B2, primo turno.

In verniciatura, nell'area Masking, i lavoratori e le lavoratrici hanno deciso di interrompere la loro attività lavorativa per salvaguardare la propria salute a fronte dell'ennesima fuoriuscita di esalazione e cattivi odori, che causavano disturbi fisici  fin da inizio turno.

Da troppi anni certe problematiche, non hanno soluzioni, al contrario sono divenute  normalità nelle giornate lavorative di quell'area.

Nel secondo caso in linea B2 i lavoratori hanno scioperato dalle 9.15 alle 10.15. per  contestare la nuova organizzazione del lavoro e le nuove cartelle.

L'azienda, eliminando una postazione e modificandone altre tre, quella dei serbatoi, dei radiatori, e dei cofani, sommate ai lanci delle nuove gamme, avvenute mesi fa, hanno  aumentato ulteriormente i carichi e i ritmi di lavoro, con conseguenze sia per la salute che per la sicurezza.

Riteniamo che in una fase così delicata per l' organizzazione del lavoro, differente da quelle passate, non  ci sia stata una formazione adeguata per gli addetti e le addette al montaggio.
Con ciò, pensiamo che l'azienda debba ascoltare i suggerimenti degli operai e delle sigle sindacali. In questo caso chiediamo il rallentamento delle linee o l'aumento di personale per la migliorare le condizioni di chi lavora.

Per questo la Fiom – Cgil chiede alla direzione di confrontarsi su tali tematiche ed eventuali soluzioni a riguardo.



Jesi,6 aprile 2016                                         La Rsa della Fiom - Cgil
Comunicato sindacale Fiom

In data giovedì 24 marzo scorso, la Fiom-Cgil ha avuto un incontro con la direzione aziendale in merito alla logistica e al magazzino dello stabilimento.

L'azienda ci ha fatto una lunga esposizione in merito alle azioni che starebbe compiendo in funzione dell'aumento dei particolari (2900 in più) necessari ai nuovi modelli, in riferimento al flusso interno dei materiali (quotidianamente circa 20.000), e alle problematiche relative alla viabilità interna di bisarche, camion, carrelli e vespette.

Ci è stato spiegato che grazie alla riorganizzazione implementata nell'ultimo anno il numero dei mancanti sulle linee è stato dimezzato, e che saranno allestiti dei trilaterali allo scopo di sfruttare l'immagazzinamento del materiale per alto, visti i tanti problemi che ha lo stabilimento per il poco spazio disponibile.
Significativo è anche il fatto che l'azienda modificherà le scaffalature dei travasi per migliorare l'ergonomia di chi movimenta a mano tutto il giorno il materiale.

Se su quanto riportato ne valuteremo l'efficacia e speriamo l'impatto positivo sulla condizione di lavoro dei lavoratori, per parte nostra abbiamo chiesto quanto segue:

 di prendere in considerazione la possibilità di “chiudere” il molo dedicato allo scarico dei materiali, perchè i lavoratori che lavorano all'aperto sono costantemente esposti alla variabilità del clima e ciò rende più usurante il lavoro;
 di regolare al meglio il flusso dei camion che entrano per scaricare al molo, come di organizzare il lavoro dello “scarico” in modo tale da evitare i disagi legati tra chi deve aspettare, chi deve scaricare, e chi deve liberare il materiale.
  nel molo di scarico serve inoltre potenziare l'illuminazione come di rivedere l'abbigliamento che è stato fornito agli addetti perchè particolarmente scomodo;
 di modificare tutte le situazioni di pericolo legate alla viabilità interna, troppe sono infatti le situazioni (specialmente al magazzino), dove contemporaneamente e nello stesso spazio si muovono carrelli con forche, vespette, persone a piedi, e/o addirittura i camion.

In merito ai chiarimenti chiesti da noi sulla sostituzione della chiavetta delle macchinette, l'azienda ci ha detto che la ditta uscente rimborserà nel mese di Aprile sia la cauzione (2,5 euro), sia i crediti delle chiavette. Inoltre abbiamo richiesto di lasciare le pause distinte dai 5 minuti utilizzati in linea B2 dell’ Officina 2, per i rifornimenti.

In ultimo, abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà all'utilizzo dello straordinario che questa azienda continua a fare, nonostante le tante fermate per cassa integrazione. Del tutto inconsistenti sono state inoltre le argomentazioni che l'azienda ha fornito nell'incontro.
Come Fiom-Cgil valuteremo nei prossimi giorni la possibilità di ricorrere agli organi competenti.




Jesi, 5 aprile 2016                                      La Rsa della Fiom-Cgil

mercoledì 24 febbraio 2016

IL PREMIO, LA FIM E LA UILM 


Come è ormai tradizione, Fim e Uilm “nostrane”, ogni qualvolta c'è da far ingoiare qualche rospo ai lavoratori, scelgono di “sparlare” più della Fiom, che di quello che realmente frmano sui tavoli nazionali con Fca. Naturalmente non poteva mancare lo stesso atteggiamento in merito al premio di effcienza di stabilimento. 

I delegati della Fiom-Cgil considerano il “bonus” che sarà erogato nel mese di febbraio, un'entrata preziosa per chi lavora in questa fabbrica, tenuto conto anche della cassa integrazione; alla stessa maniera pensiamo però che un sindacato abbia comunque il dovere di denunciare i rischi che il sistema premiale Fiat comporta per i lavoratori. 

Perchè dal nostro punto di vista ci sono alcune questioni irrisolte, che non solo non ci avvicinano ai salari tedeschi promessi anni addietro da Marchionne, ma rischiano addirittura di farci fare un ulteriore balzo indietro rispetto ad un qualsiasi altro operaio metalmeccanico italiano. 

- grazie al Ccsl un operaio della Cnh di Jesi, l'anno scorso ha guadagnato in paga base 975 euro in meno (75 euro lordi al mese) di un qualsiasi altro metalmeccanico italiano. 

- il premio di 768 euro oltre a non incidere sui minimi tabellari, è estremamente variabile perchè legato unicamente all'effcienza/wcm prodotta da ogni singolo stabilimento anno per anno. 

Il che signifca che come è accaduto ai lavoratori di Lecce (Cnh) o di Piacenza (Iveco), lo puoi anche non prendere. 

- Fim e Uilm dovrebbero infne spiegare del perchè solo in Fiat trattano bonus, diversamente invece da quello che fanno in Federmeccanica, dove chiedono per il triennio 2016-2018 105 euro di aumento al 5° livello. Lì non c'è la deflazione? 

La questione di come far recuperare ai lavoratori della Fiat la differenza salariale con gli altri metalmeccanici, e quella di come contrastare sindacalmente la scelta di Fca di elargire per i prossimi 4 anni solo bonus al posto di aumenti reali in paga base, sono temi che non riguardano solo la Fiom, ma il futuro delle retribuzioni dei dipendenti di tutto il gruppo, già da anni sottoposte a pesanti riduzioni. 

La Rsa della Fim e della Uilm, piuttosto che allestire la propaganda anti-fiom nelle bacheche sindacali, farebbe bene ad indire assemblee, e a spiegare bene pregi e difetti di quei soldi che i lavoratori troveranno in più sulle buste paga di febbraio. 


Jesi, 21-02-2016                                                La Rsa della Fiom-Cgil

mercoledì 17 febbraio 2016

Sciopero di un'ora al reparto trasmissioni 
per la sicurezza sul lavoro 


Nella giornata di martedì 16 febbraio i lavoratori del reparto si sono fermati un'ora in sciopero (dalle 15 alle 16), per protestare contro l'ennesimo rischio corso (e per fortuna scampato) da un lavoratore sulla linea T1 che produce la trasmissione Medium. 

In pratica è accaduto che un operaio si è ritrovato il piede imprigionato tra lo skid che sostiene la trasmissione, e la catena della linea in movimento, correndo il rischio di farsi molto male. 

La Fiom-Cgil ritiene quanto successo gravissimo, tra l'altro su una postazione dove più volte lavoratori e sindacato hanno segnalato rischi importanti per la salute di chi ci lavora.

Grave è anche l'ennesimo atteggiamento aziendale che prova a liquidare il tutto con la responsabilità del lavoratore, o con la tesi della linea ultra tecnologica che renderebbe nullo qualsiasi rischio lavorativo legato alla salute o alla sicurezza. 

Sull'incidente chiediamo risposte e contromisure tecniche e organizzative, oltre che una più attenta analisi del rischio della postazione e della nuova linea di montaggio T1. 





Jesi,16 febbraio 2016                                            La Rsa della Fiom-Cgil 

domenica 31 gennaio 2016

Sciopero di un'ora linea B2



La Cnh di Jesi ha sempre sostenuto che il Wcm è “coinvolgimento”. I lavoratori della linea B2, officina 2, fin dall'inizio dell'attività, si sono adoperati e confrontati con i preposti sui miglioramenti delle postazioni, nonché su  come effettuare i rifornimenti delle cassettine. L’azienda a tal proposito, ha sempre sostenuto che le strade da seguire erano due,  affinché la mansione  venisse pagata al lavoratore: l’inserimento del tempo in cartella, o un fermo linea di 5 minuti, come avviene  già al reparto Trasmissioni.

Nella mattinata di ieri, nella linea B2, i lavoratori e le lavoratrici hanno aderito allo sciopero  di  un'ora, dalle 8.30 alle 9.30, proclamato dalla Rsa Fiom  di stabilimento, riguardo l'attività di Wcm di rifornimento vassoi di produzione. Tale scelta è stata presa dopo la decisione aziendale di effettuare la mansione senza alcun tempo (per un periodo non definito). 
Essa dichiarò,  che, chi  non  svolgeva tale attività, causando un  “fermo linea”, sarebbe stato segnalato, con nome e cognome e con le conseguenze del caso.

La Rsa della Fiom Cgil ritiene inammissibile un imposizione del genere nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici.

Le maestranze che hanno sempre dato collaborazione e coinvolgimento per migliorare l'organizzazione del lavoro non sono disposte ad accettare situazioni analoghe a quelle accadute.

Pertanto chiediamo alla Direzione un’ incontro urgente sulla situazione del Wcm in B2, e in generale delle scelte a riguardo per l’intera officina 2. 





28 gennaio 2016                                                          La Rsa della Fiom Cgil
COMUNICATO SINDACALE



Il giorno 21 gennaio la direzione aziendale ha comunicato alla Rsa Fiom le giornate di cassa integrazione del mese di febbraio e una variazione nel mese corrente.

Il 28 gennaio, solo l’ officina 2 sarà  chiamata al lavoro, mentre il 29 sarà cassa per l’intero stabilimento come già stabilito.

La CIGO di febbraio sarà così ripartita;
Reparto cabine:
La linea C2, le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 8 – 9 – 18 – 19 – 22 – 26.
La linea C1, le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 19 – 26.
Reparto trasmissioni:
La linea T1, le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 19 – 22 – 26.
La linea T2, le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 19 – 26.
La linea TK, le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 18 – 19 – 22 – 26.
Reparto Officina 2 ( Trattori ):
Le giornate di cassa saranno, 1 – 2 – 18 – 19 – 22 – 26.

La direzione ha confermato l’ audit Wcm nei giorni 3, 4, 5 febbraio.
Tra il 15 e il 20 dello stesso mese avremo informazioni dettagliate sull’erogazione del premio di efficienza sul nostro stabilimento, che verrà pagato sul mese di febbraio.

Dopodiché abbiamo richiesto e ribadito all’azienda due interventi urgenti:

·        La  necessità, come da ultimo volantino, di politiche formative rivolte ai lavoratori, ai capi e alle Rsa, per la lettura della busta paga, come il ripristino di uno sportello o di persone  che possano  dare risposte competenti in materia. Inaccettabile le lunghe file di dipendenti all’ufficio del personale, con un’ unico giorno disponibile al servizio.
·        Inoltre richiediamo l’urgente manutenzione e il rifacimento  dell’area di sosta in Officina 2, linea B2,  per le evidenti condizioni di trascuratezza da parte dell’ azienda, con  tavoli e sedie rotte, nonché il poco igiene, nella pavimentazione e nei contenitori per la raccolta rifiuti, attaccati a tavoli dove gli operai si siedono e mangiano.

Su questi temi la Rsa Fiom di stabilimento vuole risposte concrete e nette da parte dell’ Azienda, in un lasso di tempo ragionevole. Se ciò non dovesse  agiremo di conseguenza.



25 gennaio 2016                                                  La Rsa della Fiom - Cgil  

mercoledì 13 gennaio 2016

LE BUSTE (SENZA) PAGA



La Rsa della Fiom Cgil giudica non più accettabile che per l'ennesima volta i lavoratori riscontrino sulle buste paga errori aziendali in relazione alla loro retribuzione, il motivo principale per cui vengono a lavorare.

Addirittura l'azienda non ha nemmeno provveduto a sanare situazioni relative a mesi precedenti già segnalate sia dai lavoratori che dai capi, e riferite sempre a soldi che mancano senza giustificato motivo sul compenso dei lavoratori.

Siamo insomma al lassismo più completo, aggravatosi tra l'altro dalla scelta fatta nei mesi scorsi di non sostituire la persona andata in pensione allo sportello dell'ufficio del personale, e di ridurre il suo utilizzo ad un solo giorno la settimana.

A fronte di tutto questo invitiamo i lavoratori a controllare sempre per bene il cedolino della paga (tra l'altro sempre più magra...) e chiediamo all'azienda:
il ripristino dello sportello del personale in forme e orari tali da assicurare un servizio (e non la perdita del salario) ai dipendenti;
politiche formative rivolte ai lavoratori per guidarli alla lettura dei prospetti delle paghe sempre più incomprensibili;
che non si ripetano e vengano sanate al più presto le mancanze salariali sulle paghe delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento di Jesi.

Jesi, 12-01-2016 La Rsa della Fiom-Cgil