“Scrive oggi Repubblica che la Fiat intende, a partire da Pomigliano, dar vita a newco per non applicare il contratto nazionale e le leggi del nostro Paese ed anche al fine di impedire che le lavoratrici e i lavoratori possano iscriversi alla Fiom o votare nelle elezioni delle Rsu i candidati dei metalmeccanici Cgil.”
“Cioè vorrebbero cancellare la presenza della Fiom dagli stabilimenti della Fiat che, in base ai voti ricevuti nelle elezioni delle Rsu, è risultato il sindacato maggioritario”
“Se ciò corrispondesse al vero, siamo di fronte ad un attacco senza precedenti al sistema democratico, di relazioni sindacali e costituzionale del nostro Paese.”
“E’ un sogno illusorio pensare che, dalla grave crisi che colpisce la Fiat, si può uscire cancellando i diritti di chi lavora, il contratto nazionale e la democrazia.”
“Ci auguriamo che le altre Organizzazioni sindacali non si rendano complici di un tale disegno della Fiat, che in realtà vuole semplicemente cancellare definitivamente il diritto e la libertà di ogni singolo lavoratore di poter decidere collettivamente di contrattare i contenuti della propria condizione di lavoro. Invece che pensare ad escludere la Fiom, sarebbe opportuno mettere i lavoratori nella condizione di scegliere il proprio sindacato e di votare sulle proprie condizioni, senza che vengano sottoposti a ricatti”
“Ciò che serve alle lavoratrici e ai lavoratori è di aprire una vera trattativa sul piano industriale e degli investimenti del Gruppo Fiat per difendere l’occupazione, costruire prodotti innovativi, definire le missioni produttive per ogni stabilimento, garantendo la continuità produttiva e occupazionale anche per Termini Imerese.”
“Trattativa che deve coinvolgere anche il Governo sulla base di un vero piano pubblico di politica industriale, capace di sostenere un reale processo di innovazione dei prodotti e di qualificazione della struttura produttiva dell’auto e dei mezzi di produzione nel nostro Paese.”
“Oggi registriamo nel Gruppo Fiat un aumento al ricorso alla Cassa integrazione, il rinvio del piano degli investimenti per ora solo annunciati, ed un calo delle vendite. Non è accettabile che la Fiat, di fronte a queste reali difficoltà, cerchi di alimentare le divisioni, anziché assumersi le proprie responsabilità ed accettare di svolgere una vera trattativa con tutte le rappresentanza sindacali presenti nel Gruppo.”
“Non siamo disponibili ad accettare questa pericolosa deriva, non solo perché peggiora le condizioni salariali e di lavoro dei dipendenti del Gruppo, ma perché così non si affrontano i reali problemi che stanno impedendo alla Fiat di recuperare una nuova capacità competitiva.”
Fiom-Cgil/Ufficio stampa