Fiat: Fiom, successo sciopero dimostra nostre ragioni
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“Le adesioni allo sciopero di due ore, indetto per oggi dalla Fiom in tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat, confermano il successo incontrato fra le lavoratrici e i lavoratori dalle mobilitazioni lanciate dalla nostra organizzazion”. Così in una nota Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil, sullo stop di oggi contro i licenziamenti e per il premio di risultato. “Per parte nostra - prosegue Landini - ribadiamo le richieste di ritiro dei licenziamenti e di riapertura di un negoziato sul salario aziendale. Ribadiamo altresì la necessità che il gruppo Fiat si confronti con tutte le organizzazioni sindacali sul ruolo degli stabilimenti italiani e delle produzioni effettuate nel nostro paese”.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni, conclude il dirigente delle tute blu Cgil, “confermano che il governo italiano è rimasto l’unico, in Europa, a non avere definito una propria politica industriale di sostegno al settore dell’auto e, più in generale, della mobilità. Politica che è invece assolutamente indispensabile per innovare i prodotti, per rafforzare le produzioni e per difendere tutti gli stabilimenti e, con essi, l’occupazione”.
L’adesione all'Iveco di Torino è stata di oltre l'80%: così riferisce la stessa Fiom dopo il corteo di circa mille lavoratori, alcuni dei quali con le mutande in testa, che hanno sfilato lungo corso Giulio Cesare fino all'imbocco dell'autostrada e della tangenziale.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni, conclude il dirigente delle tute blu Cgil, “confermano che il governo italiano è rimasto l’unico, in Europa, a non avere definito una propria politica industriale di sostegno al settore dell’auto e, più in generale, della mobilità. Politica che è invece assolutamente indispensabile per innovare i prodotti, per rafforzare le produzioni e per difendere tutti gli stabilimenti e, con essi, l’occupazione”.
L’adesione all'Iveco di Torino è stata di oltre l'80%: così riferisce la stessa Fiom dopo il corteo di circa mille lavoratori, alcuni dei quali con le mutande in testa, che hanno sfilato lungo corso Giulio Cesare fino all'imbocco dell'autostrada e della tangenziale.