UNA LIBERTA’ RICONQUISTATA
Il 3 Luglio u.s. la CNH Italia di Jesi è stata condannata dal
Tribunale di Ancona per comportamento antisindacale rispetto alla mancate
trattenute sindacali effettuate nei confronti delle lavoratrici e dei
lavoratori iscritti alla FIOM CGIL. La Dott.ssa Sbano Giudice del lavoro come
si legge nella sentenza dispone che la CNH di Jesi dovrà effettuare a partire
da questo mese le trattenute sindacali a tutti coloro che hanno regolarmente
sottoscritto e inviato all’azienda tramite la FIOM CGIL di Ancona le deleghe
con la cessione di credito.
Una vittoria importantissima che ridimensiona e ci permette di
riconquistare una libertà individuale sancita dall’art. 14 dello statuto del
lavoratori che è quella che ha il lavoratore di poter aderire, sostenere e
scegliere liberamente il sindacato che più rappresenta i suoi interessi.
La sentenza, come tutte le altre sul territorio nazionale,
conferma che il tentativo della Fiat di limitare l’agibilità sindacale è
illegittimo e pertanto ancor di più serve urgentemente una legge sulla
rappresentanza per garantire le libertà sindacali e impedire la pratica di
accordi separati con i sindacati complici.
Certamente la Fiat non si fermerà qui già nel ricorso presentato
aveva chiesto di far sostenere ai lavoratori il costo individuale per la
cessione del credito. La Giudice Sbano ha subito ridimensionato tale richiesta,
sostenendo che il costo per l’azienda e irrisorio e comunque si tratta di un
solo bonifico mensile, ma qualora la CNH intenda dar seguito alla questione
saremo pronti per ricorrere in giudizio per comportamento discriminatorio (come
è successo a Pomigliano) in quanto l’iscritto della FIOM deve avere pari dignità
e pari trattamento a tutti gli altri iscritti al sindacato.
Per approfondire il contenuto della sentenza e per discutere sulla
situazione aziendale vi invitiamo a partecipare alla riunione che si terrà
presso la sede della CGIL di Jesi giovedì 19 Luglio p.v. alle pre 21.15.
p.
la FIOM CGIL Ancona