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giovedì 5 gennaio 2012


“Io voglio la Fiom in Fiat” diventa una campagna internazionale
                                                                                                                   
In quindici giorni raccolte 5.600 firme su LabourStart

L'iniziativa “Io voglio la Fiom in Fiat” per le libertà sindacali nel gruppo diventa una campagna internazionale. LabourStart, il sito dedicato ai diritti del lavoro e sindacali, l'ha lanciata e, in poco più di due settimane, le firme raccolte sono state circa 5.600 tra cui 600 negli Usa, in Canada circa 700, in Gran Bretagna oltre 600, in Australia quasi 300, in Francia 250, in Germania 180, in Paesi Scandinavi 180, in Irlanda 100 e in Nuova Zelanda 80.

Oltre a numerosi altri paesi - tra cui il Belgio, la Spagna, l'Austria, la Polonia, la Romania, la Turchia, l'Olanda e l'Italia stessa – sono arrivate firme perfino dall'India, dall'Indonesia, da Israele, dalla Tunisia, dall'Algeria, dal Marocco, dall'Egitto e dal Giappone.
 La decisione di lanciare questa campagna nasce dal fatto che l'accordo separato Fiat del 13 dicembre, con la decisione di non riconoscere la rappresentanza della Fiom nelle fabbriche del gruppo, oltre a violare la Costituzione italiana e le leggi, viola anche due convenzioni internazionali dell'Ilo (l'agenzia Onu per il lavoro). 

Si tratta della numero 87, sulla “libertà di associazione e protezione del diritto all'azione sindacale” (in vigore dal 1950); e la numero 98, sul “diritto ad organizzarsi e alla contrattazione collettiva” (in vigore dal 1951). Entrambe le convenzioni sono state ratificate dall'Italia nel 1958. La campagna internazionale lanciata da LabourStart è partita il 15 dicembre 2011 e avrà la durata di 3 mesi.

Il testo della campagna è visibile sui www.labourstart.org e www.fiom.cgil.it