VENERDI'
Contro il modello autoritario di Marchionne,
della Federmeccanica, della Confindustria
e del Governo
Per il lavoro, i diritti, la legalità,
la democrazia, il contratto, per cambiare questo Paese
In questi mesi sono aumentati in tutti i settori gli accordi separati: nella scuola,
della Federmeccanica, della Confindustria
e del Governo
Per il lavoro, i diritti, la legalità,
la democrazia, il contratto, per cambiare questo Paese
In questi mesi sono aumentati in tutti i settori gli accordi separati: nella scuola,
nel pubblico impiego e nel commercio. Ormai la maggioranza delle lavoratrici e
dei lavoratori dipendenti italiani sono senza contratto nazionale o in presenza di accordi separati.
Governo e Confindustria vogliono cancellare la contrattazione collettiva e il sistema dei diritti. E la distruzione del contratto nazionale è il passaggio fondamentale di questa strategia.
Ma… le importanti sentenze dei tribunali di Torino e Modena che sanciscono la
validità e la vigenza del Contratto nazionale dei metalmeccanici del 2008, sottoscritto
da tutti i sindacati e approvato con il referendum da parte dei lavoratori e delle
lavoratrici, costituiscono un importante successo della Fiom-Cgil contro il tentativo di
impedire l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale e cancellare la democrazia nei
luoghi di lavoro.
Dopo la straordinaria manifestazione del 16 ottobre a Roma e lo sciopero generale
dei metalmeccanici indetto dalla Fiom il 28 gennaio, è giunto il momento di dare
continuità alle mobilitazioni.
Lo sciopero generale del 6 maggio, quindi, è lo strumento per unificare le lotte, per la
riconquista del contratto nazionale, per battersi contro la precarietà, in difesa del
lavoro, dello Stato sociale, della Costituzione, dei diritti per tutti - nativi e migranti -,
per la scuola pubblica e per l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo che abbia
al centro il valore del lavoro e la dignità delle persone.
Governo e Confindustria vogliono cancellare la contrattazione collettiva e il sistema dei diritti. E la distruzione del contratto nazionale è il passaggio fondamentale di questa strategia.
Ma… le importanti sentenze dei tribunali di Torino e Modena che sanciscono la
validità e la vigenza del Contratto nazionale dei metalmeccanici del 2008, sottoscritto
da tutti i sindacati e approvato con il referendum da parte dei lavoratori e delle
lavoratrici, costituiscono un importante successo della Fiom-Cgil contro il tentativo di
impedire l’esercizio della libertà e dell’attività sindacale e cancellare la democrazia nei
luoghi di lavoro.
Dopo la straordinaria manifestazione del 16 ottobre a Roma e lo sciopero generale
dei metalmeccanici indetto dalla Fiom il 28 gennaio, è giunto il momento di dare
continuità alle mobilitazioni.
Lo sciopero generale del 6 maggio, quindi, è lo strumento per unificare le lotte, per la
riconquista del contratto nazionale, per battersi contro la precarietà, in difesa del
lavoro, dello Stato sociale, della Costituzione, dei diritti per tutti - nativi e migranti -,
per la scuola pubblica e per l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo che abbia
al centro il valore del lavoro e la dignità delle persone.
Lo sciopero generale deve essere una tappa
di un percorso di lotta piu' ampio che riguarda tutti
Questa sfida vogliamo e possiamo vincerla