7 e 8 Novembre davanti la fabbrica |
Il secondo quesito riguarda invece le modifche apportate all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300 del 1970) che con quattro soldi permette alle Aziende di poter licenziare come meglio credono. Il governo Monti ha infatti cancellato la norma che imponeva il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa o senza giustifcato motivo, a fronte di una sentenza del giudice favorevole al lavoratore stesso.
Insomma i provvedimenti del governo Berlusconi come quello di Monti poi, cancellano 40 anni di conquiste e diritti fondamentali per le lavoratrici e i lavoratori italiani.
L'articolo 8 assieme alla manomissione dell'art.18 prefgura rapporti sociali e sindacali autoritari dentro e fuori i luoghi di lavoro, oltre a non aver nulla a che fare con il rilancio dell'economia italiana. Senza diritti e senza lavoro, quello che rimane è soltanto la vergognosa rappresaglia che la Fiat ha messo in campo questi giorni a Pomigliano, o il ricorso ai licenziamenti individuali senza giusta causa. Sono già decine infatti i casi di licenziamento fra Asti, Torino e Ancona.
La Fiom-Cgil pensa che la raccolta di firme in difesa del mondo del lavoro sia importante non solo per non accettare la cancellazione dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche per rilanciare il lavoro, con e per la democrazia, unifcando le forze per lo stesso scopo comune: IL LAVORO E I DIRITTI.
E’ per questo che la R.s.u Fiom-Cgil Cnh di Jesi sarà presente per la raccolta firme con banchetti di fronte ai cancelli Cnh di Jesi nei giorni:
7 e 8 novembre,dalle 11.30 alle 17.30
NON FAR MANCARE IL TUO APPOGGIO!
Jesi,06/11/2012 La RSU Fiom-Cgil Cnh