martedì 31 gennaio 2012
Democrazia al lavoro
L'11 febbraio la Fiom-Cgil ha indetto una manifestazione nazionale con
corteo a Roma aperta agli studenti, ai precari, ai migranti e a tutti
coloro che in questi mesi si sono mobilitati in tutta Italia per i beni
comuni. Una manifestazione che punta ancora una volta dopo il 16
ottobre 2010 a riunire chi, come noi, vuol fare del lavoro,
della
democrazia, dell’ambiente, della difesa e acquisizione di un lavoro
stabile, dignitoso e con diritti e della legalità un bene comune.
È inaccettabile la scelta illegittima di Federmeccanica di rinnegare
l’ultrattività del Contratto nazionale del 2008, firmato da
tutti i sindacati e votato con referendum dai lavoratori, e di togliere le
libertà e i diritti sindacali alla Fiom.
È inaccettabile la scelta della Fiat, in aperto contrasto con la
Costituzione italiana, di cancellare il contratto nazionale, la
contrattazione collettiva, peggiorare le condizioni di lavoro e ledere le
libertà sindacali escludendo la Fiom dai propri stabilimenti.
Per questo continuiamo a lottare per sostenere la piattaforma della Fiom,
per cancellare l’art. 8 della manovra-bis del governo Berlusconi che
consente alle aziende di fare gli accordi con chi ci sta e che impedisce ai
lavoratori di potersi organizzare e decidere.
C’è bisogno di un intervento del Governo per garantire i diritti
costituzionali in materia di pluralismo e libertà sindacali, c’è
bisogno urgente di una legge che garantisca il diritto democratico di validazione
dei contratti collettivi e di elezione delle rappresentanze sindacali
unitarie.
La manovra varata dal governo Monti per il suo carattere recessivo,
l'allungamento dell'età pensionabile, per la cancellazione delle pensioni
di anzianità, per un aumento dei prezzi e delle tariffe che riduce al
limite il potere di acquisto dei salari e delle pensioni è inaccettabile.
Sono altre le misure da prendere per uscire dalla crisi e riportare in
equilibrio i conti economici e sociali. L'istituzione di una vera patrimoniale,
la lotta contro l'evasione fiscale, la corruzione e l'illegalità sono le
vere discontinuità da realizzare insieme ad una azione affinché in Europa
si affermi una nuova politica sociale ed economica non vincolata alle
indicazioni della Bce, improntata allo sviluppo economico internazionale,
con particolare attenzione ai settori industriali, e mirata a un riequilibrio nella distribuzione del reddito.
È urgente il reddito per impedire il ricatto e garantire la cittadinanza
innanzitutto alle donne, ai giovani e ai migranti che subiscono per primi
gli effetti drammatici di una riduzione della occupazione. È per tutti
noi inevitabile contrastare le ipotesi di riforma del mercato del lavoro
tese ad aumentare la flessibilità mentre ci sarebbe bisogno di una
estensione dell’art. 18 e delle tutele anche per le aziende di piccole
dimensioni. È necessario ampliare l’utilizzo dei contratti di solidarietà per
impedire i licenziamenti, per ridistribuire il lavoro e non è certo
necessario ridurre la durata degli ammortizzatori sociali.
una manifestazione
- per il lavoro
- per riconquistare il
contratto nazionale a partire dalla Fiat
- per estendere i diritti e
l’occupazione
- per garantire il reddito
e la cittadinanza
- per riportare la
democrazia al lavoro
troviamoci tutte e tutti sabato 11 febbraio a ROMA ore 14.00
da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni
COMUNICATO RSU FIOM
Compagne e compagni. Le lavoratrici, i lavoratori della Fiat Cnh Jesi e i loro delegati esprimono il più vivo sostegno alla decisione dalla minoranza congressuale "La Cgil che vogliamo" di auto sospendersi 6 mesi dal direttivo regionale in dissenso al “confno” imposto dalla Cgil al segretario regionale della Fiom Giuseppe Ciarrocchi. Estromessi dalla fabbrica e ridotti alla clandestinità da un attacco senza precedenti che la Fiat sta portando ai nostri iscritti, ai simpatizzanti, ai lavoratori, alle lavoratrici e ai delegati della Fiom-Cgil, non comprendiamo veramente come qualche nostro dirigente non abbia niente di meglio da fare che comminare provvedimenti insensati a chi con intelligenza, coraggio e cuore, spende con un impegno non comune la sua vita per la causa di chi lavora, come la vertenza Fincantieri ha ampiamente dimostrato. Che qualcuno provi almeno un po' di vergogna.
Un abbraccio e un saluto a tutte e tutti.
La Rsu della Fiom Cnh di Jesi
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