Il calo dei volumi e dell'occupazione in forza nello stabilimento della Cnh di Jesi per la Fiom-Cgil rimangono le priorità su cui costruire assieme alle altre organizzazioni sindacali una azione comune che metta al centro il futuro produttivo e occupazionale della fabbrica, e l'avvio di assemblee di reparto che affrontino le problematiche che hanno i lavoratori sulla propria condizione di lavoro. Lo stesso sciopero alle trasmissioni di qualche giorno fa è una prova di come nei reparti ci siano molti problemi, spesso scaricati sopra le spalle di chi ci lavora.
Su questi due temi abbiamo tenuto un mese fa un incontro con le altre sigle sindacali, e su questi stessi temi sarebbe opportuno ci dicano con chiarezza cosa vogliono fare.
Il tutto anche in previsione dell'incontro sul Piano Industriale della Cnh, che si terrà a Torino il 10 Luglio prossimo tra Fiat e Fiom-Cgil.
La questione su cui ad oggi non intravediamo invece la possibilità di una azione unitaria, è quella relativa al rinnovo del contratto specifico di lavoro da noi non sottoscritto 4 anni fa.
Dopo 10 mesi di trattativa dove ancora una volta è stata esclusa dai tavoli la nostra organizzazione, i sindacati firmatari hanno accettato di trattare il rinnovo salariale non su aumenti in paga base (come fanno ad esempio con Federmeccanica), né in relazione ai premi di produzione assenti in Fiat ormai da anni, bensì su un'una-tantum proposta dall'azienda pari a 15 euro lordi mensili a copertura di tutto il 2014.
A motivo di ciò la Fiom Cgil non aderirà all'iniziativa di sciopero proclamata dalla Uilm.
Se chi decide di scioperare ha tutto il nostro rispetto, crediamo anche che farebbe bene ad andare in assemblea a spiegare alle lavoratrici e ai lavoratori di come stanno realmente le cose sul contratto, e di come questa azienda non voglia contrattare con i sindacati più nulla, in particolar modo il salario dei suoi dipendenti. Sono anni che in maniera unilaterale e con la scusa della crisi, dà soldi solo agli azionisti e ai professional.
La Rsa della Fiom Cgil in tutta coerenza con quanto fatto in questi anni, ritiene necessaria la ricostruzione di una mobilitazione unitaria nel gruppo Fiat, capace di affrontare i temi del salario e del lavoro, ma quando si chiamano le persone allo sciopero crede sia necessario che ne siano chiari gli obiettivi, oltre che discussi con le lavoratrici e i lavoratori.
In ultimo, l'ennesima ambulanza che varca i cancelli della fabbrica per portare in ospedale un lavoratore della Cnh di Jesi infortunatosi sul lavoro, la dice lunga di come gli standard normali di sicurezza sul lavoro valgono forse quando c'è l'Audit, ma molto meno durante i normali giorni lavorativi.
Jesi, 26 Giugno 2014 La Rsa della Fiom Cgil