PERCHE’ QUESTA PUBBLICAZIONE?
La FIOM-CGIL ha deciso di stampare questo opuscolo che riproduce integralmente
l’accordo del 29 dicembre 2010 e distribuirlo a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori
della Fiat, perché pensiamo sia importante garantire un’informazione completa,
dettagliata e trasparente sui contenuti dell’accordo firmato con Fiat da Fim, Uilm,
Fismic, Ugl e Associazione Quadri e Capi.
I cambiamenti in negativo previsti nell’accordo sulle condizioni di lavoro e sui diritti
dei lavoratori, sono di una radicalità tale che è opportuno che i diretti interessati
sappiano cosa è stato firmato in modo non filtrato da alcun tipo di sintesi.
La FIOM-CGIL, come noto, non ha firmato l’intesa di Pomigliano che, dopo Mirafiori
e la ex Bertone, oggi viene proposta a tutti i dipendenti delle Società del gruppo Fiat in
sostituzione del contratto nazionale di lavoro isolando così i lavoratori della Fiat da
tutti gli altri lavoratori metalmeccanici.
Noi non abbiamo firmato perché in quelle intese sono previste:
• la cancellazione del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici;
• il peggioramento delle condizioni di lavoro e della salute con il taglio delle
pause per il riposo;
• l’intensificazione della prestazione lavorativa con la disdetta, già avvenuta, di
importanti accordi sindacali sulle saturazioni massime individuali e sulle
maggiorazioni minime da assegnare ai cicli di lavoro;
• una penalizzazione economica sulla retribuzione dovuta in caso di malattia;
• il salario nominale non aumenta. La retribuzione potrebbe aumentare solo
nell’eventualità che siano utilizzati straordinari e turnistiche più gravose;
• la riduzione nei fatti del salario reale in quanto nulla è previsto sul Premio di
Risultato che già nel 2010 e nel 2011 non è stato erogato nella quota prevista a
Luglio;
• la cancellazione dei rappresentanti sindacali eletti dai lavoratori (R.S.U.) sostituiti
dalle RSA nominate dai soli sindacati firmatari;
• la possibilità di sanzionare individualmente il lavoratore e le organizzazioni
sindacali in caso di non rispetto delle clausole previste (limitazione del diritto
di sciopero).
Per la FIOM-CGIL soluzioni in grado di dare risposte industriali e occupazionali,
rispettose della salute e dei diritti dei lavoratori, potevano essere trovate se ci fosse
stata la volontà e la chiarezza sui progetti industriali in Italia, il mantenimento dei
diritti e del ruolo generale del contratto nazionale. Per queste ragioni pensiamo che
fermare questa deriva è ancora possibile. La consapevolezza e la conoscenza dei
lavoratori di ciò che sta accadendo è il primo passo da compiere.