Difendiamo, i 19+19
La decisione di Marchionne di sabotare la sentenza del tribunale che ha imposto la riassunzione dei 19 operai, iscritti alla Fiom,
cacciati per rappresaglia, rappresenta un nuovo salto di qualità nell’assalto
all’ordinamento democratico e costituzionale.
Non solo quei 19 sono stati cacciati
perché “politicamente sgraditi”, ma ora per farli rientrare, come ha stabilito
il giudice, si decide di espellere altre 19 persone, in modo da contrapporre lavoratori a lavoratori,
secondo una logica autoritaria ed estranea a quel principio uguaglianza e di
riconoscimento della dignità del lavoro che segna spirito e lettera della
Costituzione repubblicana ed antifascista.
Il gesto di Marchionne non solo è odioso in sé, ma
rappresenta una sfida esplicita perché chiede al governo, alla
politica, al sindacato, all’Italia che a lui sia riconosciuto il diritto al
mantenimento degli stabilimenti in Italia un cambio di un riconoscimento a ” fare come gli pare”, ad
imporre un’altra legge dentro gli stabilimenti Fiat.
Questo non
può essere consentito a nessuno, perché significherebbe la fine dello stato di
diritto e del principio di uguaglianza, perché l’esempio sarebbe contagioso,
perché il lavoro diventerebbe una merce scorporata dai diritti essenziali,
perché la Costituzione non può conoscere zone franche neppure negli
stabilimenti di Fiat. Il governo,
persino un governo amico di Marchionne, ha il dovere di far sentire la sua voce
a tutela non solo delle sentenze, ma anche e soprattutto della dignità della
persona.Sarà il caso che tutti quelli che, nei mesi scorsi, hanno voluto
elevare il loro “Senza se e senza ma…” a favore di Marchionne, trovino oggi un
briciolo di voce per far sentire il loro “Senza se è senza ma…”dalla parte dei 19 di Pomigliano,
anzi dei 38, quelli che debbono
rientrare e quelli che dovrebbero essere cacciati. Non si
tratta di difendere solo i diritti della Fiom, e non sarebbe poca cosa, ma
anche e soprattutto di difendere i diritti, presenti e futuri, di tutte e di
tutti.
Jesi 1 novembre 2012 La Rsu della Fiom-Cgil