Che
ci state a fare?
A proposito del “ che ci state a fare” e
delle polemiche degli ultimi tempi alla FIAT-CNH di Jesi, in merito al ruolo
del sindacato, ai diritti dei lavoratori, alla democrazia in fabbrica e
quant’altro ancora è oggetto di disputa, in particolare negli stabilimenti del
mondo FIAT, proprio per chiarire al meglio l’idea e la strategia della FIM-CISL
su tali vitali materie, vorremmo farlo con le loro stesse parole.
Tre
pillole di pensiero sindacale tratte dalla relazione del Segretario Generale
Farina al recente congresso nazionale della FIM a Lecce.
Brillano
di luce propria.
Citazione n. 1: “Rappresentare in una democrazia è
essere il fiduciario, essere delegati ad esercitare la responsabilità
della rappresentanza assumendo l’onere
della decisione”.
(Commento: “Fiduciario” e “l’onere della decisione”dice Farina.
A tal proposito, Voi lavoratori, che ci state a fare?)
Citazione n. 2: “L’impresa non è più il teatro di un ideologico conflitto di classe e
il luogo di ogni anarchismo sindacale, è per noi il bene comune in cui le persone realizzano se stesse con il
proprio lavoro, è il bene comune che dà lavoro, reddito, cittadinanza”.
(Commento: Provare, a proposito di impresa come “bene comune”,
ad interrogare i lavoratori di Indesit, Best, Fincantieri, Termini Imerese,
Irisbus, Pomigliano ecc. ecc. e tutti gli altri interminabili elenchi dei
lavoratori “sommersi” dal tanto, troppo bene comune con l’impresa).
Citazione n. 3: “L’ultima data simbolo del cammino solitario della FIOM in categoria:
Giugno 2012, Pomigliano. La FIOM non firma un normale accordo aziendale di II° livello che, in cambio di poco più
di qualche straordinario da concedere all’azienda, prevede investimenti
importanti, la riapertura di uno stabilimento di fatto chiuso con oltre 5000
lavoratori al sud e il trasferimento di una produzione dalla Polonia in Italia!
E non tiene conto neanche della
volontà largamente maggioritaria espressa dalle RSU e dai lavoratori nel referendum”
(Commento: Come è noto, il piano “Fabbrica Italia” e i 20
miliardi di investimento, non ci sono più. Il “normale accordo aziendale di II
livello” è diventato il CCSL per tutti i dipendenti del Gruppo FIAT; e a
proposito di “normale” magari si potrebbe chiedere qualcosa ai lavoratori FIAT
CNH di Jesi su malattia e relative giornate non retribuite in busta paga, tanto
per fare un esempio)
Come
mai poi il referendum c’è stato solo per Pomigliano, Mirafiori, ex Bertone e
non per tutti i lavoratori FIAT a cui si applica il nuovo CCSL?
Jesi 20 giugno 2013 La RSU della FIOM-CGIL