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venerdì 28 marzo 2014

ASSENTEISTI?


Nell'incontro dell'11 Marzo scorso tenutosi all'Unione Industriali di Torino tra Fiat Industrial e Fiom-Cgil, l'Azienda in merito allo stabilimento di Jesi ha sottolineato in particolar modo due cose. Il calo della produzione previsto per il 2014 (dalle 25000 macchine del 2013 alle 22000 di quest'anno) seppur escludendo quest'anno il ricorso alla cassa integrazione, e l'aggravio negli ultimi anni del costo del trattore dovuto sempre secondo Fiat, all'alto tasso di assenteismo dei lavoratori dello stabilimento di Jesi.

Ammesso e non concesso che la drammatizzazione sull'assenteismo fatta a Torino da parte di Fiat sia fondata, è l'assenteismo il problema principale della fabbrica in cui lavoriamo? L'enorme numero di trattori incompleti, le difficoltà quotidiane a reperire i materiali, i problemi legati all'organizzazione del lavoro e alla qualità, sono riconducibili alle troppe malattie?

O viceversa quel dato (se proprio volessimo prenderlo sul serio...) mette in luce invece un malessere, di una classe operaia jesina che in questi anni si è vista cadere sopra la testa di tutto? Se così fosse, meglio sarebbe se provassimo a ragionare su quelle che sono le cause di questa presunta disaffezione al lavoro.

Se pensiamo all'aumento sulle linee di postazioni che mettono a rischio la salute di chi lavora, al ripetersi sistematico degli incidenti, all'assenza da anni di qualsiasi mobilità interna allo stabilimento capace di offrire opportunità di crescita professionale a tutti indistintamente, o al fatto che questa Azienda da troppi anni nega aumenti reali in busta paga, ci si può aspettare qualcosa di meglio?

Sarebbe anche da chiedersi se la scelta fatta in questi anni da Fiat di dividere i sindacati rendendo di fatto i lavoratori totalmente inermi di fronte allo strapotere aziendale che decide di tutto e per tutti, abbia migliorato o meno la considerazione che ogni lavoratore ha di questa Azienda.

E in ultimo, aver escluso la Fiom dalla contrattazione, ha portato qualche giovamento alla Fiat nel gruppo, come nella gestione ordinaria di una fabbrica come la nostra?

Se Fiat provasse per una volta a rispondere a queste domande, magari quei numeri sull'assenteismo cambierebbero, e forse diminuirebbero i problemi (quelli sì veri!) che questa fabbrica ha tutti i giorni nel produrre i trattori.

Ma per prima cosa dovrebbe provare a cambiare lei, ricomponendo il rapporto con la Fiom e convocandola ad un incontro che noi chiediamo da 4 mesi sulla missione produttiva futura dello stabilimento di Jesi.

Jesi, 28 Marzo 2014 La Rsa della Fiom Cgil

5 commenti:

  1. la cisl e la uil guardano...

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  2. guardano perche e piu conveniente prendere permessi per andare in bicicletta o a fare il buttafuori in discoteca(Il permesso serve per riposarsi il mattino seguente)che ascoltare i problemi dei lavoratori.Si sono ridotti a semplici spettatori,lasciandosi trasportare dagli eventi.Chiedo ai responsabili di cisl e uil che sono ben presenti in questo blog:a quando un assemblea per discutere di questi problemi?Vogliamo aspettare ancora o aspettiamo che la fiat ci dia il permesso?

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  3. Forse i permessi li prendevano i/le delegati/e della Fiom per portare via i morti, per vedere la Juve o per leggere i romanzi in saletta sindacale!!!!

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    1. Concordo pienamente con quanto detto. La Fiom dovrebbe guardare in casa sua e tirar fuori tutti quegli scheletri che da troppo tempo stanno nel armadio. Nonostante i permessi che hanno non si sono visti mai da quando sono rientrati, a prendere un tempo o guardare la sicurezza. Infine credo che il licenziamento di quel povero ragazzo poteva essere evitato dal collega "sindacalista" (Ba....) che gli lavorava accanto......

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  4. Ma perché dite le cazzate mica è colpa sua poverino lui è così per volontà di madrenatura.

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