Dopo quasi 2 anni di esclusione della FIOM CGIL dalle aziende del Gruppo Fiat grazie alla sentenza della Corte Costituzionale ma soprattutto grazie alle lavoratrici, ai lavoratori e ai nostri delegati, che hanno costantemente creduto nella nostra lotta e nei nostri principi, oggi la Fiom rientra in tutte le fabbriche del gruppo.
In questi anni pur con la complicità delle altre organizzazioni sindacali la Fiat ha tentato di creare un clima di terrore nei confronti degli iscritti alla FIOM e dei nostri delegati. Oggi ci riprendiamo quella dignità che ci è stata tolta illegittimamente.
La sentenza della Corte Costituzionale ha sancito il riconoscimento alla Fiom di tutte quelle agibilità sindacali previste dalla Legge 300/70, che prima non avevamo e che ci permetteranno di continuare ad essere vicini ai lavoratori e anche di poter dire la nostra rispetto alla situazione dello stabilimento di Jesi, nonostante che la Fiat e le OO.SS. firmatarie del CCSL continuino a non riconoscere la titolarità di un sindacato rappresentativo come la Fiom a poter contrattare le condizioni dei lavoratori Fiat.
La nostra RSA formalmente riconosciuta dall’azienda da sola non potrà risolvere le problematiche dello stabilimento. Per questo servirà la massima collaborazione e partecipazione da parte di tutte le lavoratrici e lavoratori che ritengono giuste le nostre rivendicazioni e che vogliono mantenere e sviluppare il sito produttivo jesino. Oggi la situazione dal punto di vista produttivo e occupazionale del sito di Jesi è sempre più complessa e delicata e se vogliamo che le nostre proposte e le nostre richieste vengano ascoltate avremo bisogno di tutto l’appoggio possibile.
Al fine di dare il giusto risalto alla questione abbiamo deciso di fare una conferenza stampa davanti ai cancelli dello stabilimento il giorno Giovedì 3 Ottobre alle ore 12.30.
Jesi, 2 Ottobre 2013
p. la FIOM CGIL Ancona
ora che sono entrati sono molto impegnati e non scrivono più cazzate.
RispondiElimina