chissà se qualcuno della fim e della uilm in cuor suo si sia mai chiesto dell'utilizzo della crisi che sta facendo marchionne. complessivamente. della macelleria in termini di investimenti, di diritti, di contrattazione, di salario. della sua valenza più ampia, più generale, dell'idea di società che porta dietro. quella che una volta si chiamava "analisi" politico sindacale. fermarsi un attimo, magari per guardare indietro e chiedersi: che sta accadendo alla Fiat? quanto accaduto nel "dopo cristo" riguarda solo i lavoratori della fiat? magari di sigle sindacali che non si mettono d'accordo? o c'è una strategia della fiat che ha volutamente utilizzato la crisi per cambiare radicalmente le relazioni industriali nel nostro paese? magari per mettere in discussione salari, diritti, contrattazione e soprattutto potere di decidere in fabbrica? marchionne non ha rappresentato l'apripista ad un ulteriore peggioramento complessivo del lavoro in Italia? libertà sindacali, contratto, a cosa sono ridotti oggi? è chiaro, il mio pensiero non va ai pappagalli che tutti i giorni troviamo in fabbrica, incapaci anche solo di scrivere un volantino! ma a quelli ad esempio come Carniti, criticabilissimi magari per certe scelte su passaggi vitali della storia del movimento operaio (scala mobile): ma che però erano sindacalisti. se quanto accade in fiat non assume questo livello di discussione, credo si farà molta fatica ad affrontarlo e a risolvere i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori. lì sì, veramente soli. non si può solo valutare nell'attualità quello che cade sopra la testa dei lavoratori. serve una valutazione seria in prospettiva di medio lungo periodo. come usciranno dalla crisi i lavoratori e le lavoratrici? le crisi passano ma quello che ci hai lasciato non lo riprendi. oppure care fim e uilm, continuiamo nella discussione sterile che sono quelli della fiom a non capire...che non firmano i contratti...etc...etc...come cicale a fare il verso ripetuto. non smettiamo di lottare, ma anche di pensare!
Sapete solo criticare quello che fanno le altre sigle ma voi quado eravate dentro che cosa facevate di buono se non dire sempre no a tutto e non rispettare neanche il contratto firmato anche dai vostri senatori?
Il bello di certi commenti è che si può valutare senza margini d errore l ignoranza di chi scrive!Anonimo delle 08:57, ma sai leggere?Ha pienamente ragione chi ti ha detto che non hai capito....niente!La parte sana del movimento operai aspetta il vostro risveglio e un rigurgito di onestà!
a quando un'assemblea x dire come stanno le cose qui in fabbrica!?!? ah scusate,l'avete fatta ieri e oggi da "iolanda"....grazie di pensarci sempre......
E adesso che Fiat non paga più i primi 2 giorni delle malattie brevi che gli raccontate ai lavoratori? Che la fiom non firma i contratti? Ma perché non vi dimettete?
chissà se qualcuno della fim e della uilm in cuor suo si sia mai chiesto dell'utilizzo della crisi che sta facendo marchionne. complessivamente. della macelleria in termini di investimenti, di diritti, di contrattazione, di salario. della sua valenza più ampia, più generale, dell'idea di società che porta dietro. quella che una volta si chiamava "analisi" politico sindacale. fermarsi un attimo, magari per guardare indietro e chiedersi: che sta accadendo alla Fiat? quanto accaduto nel "dopo cristo" riguarda solo i lavoratori della fiat? magari di sigle sindacali che non si mettono d'accordo? o c'è una strategia della fiat che ha volutamente utilizzato la crisi per cambiare radicalmente le relazioni industriali nel nostro paese? magari per mettere in discussione salari, diritti, contrattazione e soprattutto potere di decidere in fabbrica? marchionne non ha rappresentato l'apripista ad un ulteriore peggioramento complessivo del lavoro in Italia? libertà sindacali, contratto, a cosa sono ridotti oggi? è chiaro, il mio pensiero non va ai pappagalli che tutti i giorni troviamo in fabbrica, incapaci anche solo di scrivere un volantino! ma a quelli ad esempio come Carniti, criticabilissimi magari per certe scelte su passaggi vitali della storia del movimento operaio (scala mobile): ma che però erano sindacalisti. se quanto accade in fiat non assume questo livello di discussione, credo si farà molta fatica ad affrontarlo e a risolvere i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori. lì sì, veramente soli. non si può solo valutare nell'attualità quello che cade sopra la testa dei lavoratori. serve una valutazione seria in prospettiva di medio lungo periodo. come usciranno dalla crisi i lavoratori e le lavoratrici? le crisi passano ma quello che ci hai lasciato non lo riprendi. oppure care fim e uilm, continuiamo nella discussione sterile che sono quelli della fiom a non capire...che non firmano i contratti...etc...etc...come cicale a fare il verso ripetuto. non smettiamo di lottare, ma anche di pensare!
RispondiEliminaSapete solo criticare quello che fanno le altre sigle ma voi quado eravate dentro che cosa facevate di buono se non dire sempre no a tutto e non rispettare neanche il contratto firmato anche dai vostri senatori?
RispondiEliminase su quanto scritto sopra c'hai visto solo una critica mi sa tanto che non c'hai capito un cazzo. ma non fa niente...
EliminaIl bello di certi commenti è che si può valutare senza margini d errore l ignoranza di chi scrive!Anonimo delle 08:57, ma sai leggere?Ha pienamente ragione chi ti ha detto che non hai capito....niente!La parte sana del movimento operai aspetta il vostro risveglio e un rigurgito di onestà!
EliminaNon gli rispondete più tanto loro sono sempre dalla parte della ragione.
RispondiEliminaa quando un'assemblea x dire come stanno le cose qui in fabbrica!?!? ah scusate,l'avete fatta ieri e oggi da "iolanda"....grazie di pensarci sempre......
RispondiEliminaE adesso che Fiat non paga più i primi 2 giorni delle malattie brevi che gli raccontate ai lavoratori? Che la fiom non firma i contratti? Ma perché non vi dimettete?
RispondiEliminaNon li paga a tutti?????????????????????
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