SABATO 15 OTTOBRE A ROMA
PEOPLES OF EUROPE, RISE UP!
La crisi che stiamo pagando è doppia: da un
lato sottrazione di ingenti risorse dai bilanci pubblici per la
ricapitalizzazione delle banche e dall'altro politiche di austerità per
risanare il debito pubblico che tale sottrazione produce. Anni di politiche neo-liberiste
all'insegna delle privatizzazioni, delle speculazioni finanziarie, della
devastazione ambientale lasciano sul terreno una realtà cruda e violenta:
ricchezza e privilegi per i guru della finanza e dello sfruttamento globale,
miseria senza diritti e senza prospettive per tutti gli altri.
L'economia prende in ostaggio la politica e
la centralità del potere legislativo cede il passo a quello esecutivo.
Lo spostamento della sovranità verso luoghi
transnazionali come la BCE trasforma i governi in meri esecutori di decisioni
prese in sedi non elette e fuori da ogni controllo democratico. L'introduzione
nelle Costituzioni europee dell'obbligo del pareggio di bilancio è una cessione
di sovranità di proporzioni storiche con la quale si afferma che al centro del
diritto non devono esserci né le persone né i popoli ma i mercati finanziari.
L’Italia dentro questo scenario ha
l’aggravante del Governo Berlusconi e di un modello politico-economico che ha
fatto della cancellazione dei diritti dei lavoratori e della mercificazione dei
corpi il proprio tratto distintivo.
Questo non può essere il nostro mondo. I
tatticismi del centro-sinistra, con il tentativo di estendere a livello
nazionale la sperimentazione marchigiana dell'asse di governo Pd-Udc, ed il
chiaro impegno di voler obbedire agli ordini della BCE, non può essere la
nostra prospettiva. Il “Manifesto per l'Italia” di Confindustria, già rivolto
al successore di Berlusconi, non può essere Il nostro futuro.
Costruire un'alternativa che restituisca
diritti, dignità, lavoro, reddito, sovranità è una possibilità concreta ed
urgente di cui dobbiamo farci carico in prima persona. A partire dalle Marche dove la crisi, come
ovunque, distrugge posti di lavoro, impatta sui territori con opere devastanti
per l’ambiente e per la salute dei cittadini, fa aumentare la precarietà tra i
giovani provocando uno stato d’emergenza che colpisce anche gli immigrati con
politiche dei respingimenti, come dimostra la drammatica quotidianità al Porto
di Ancona.
Il
15 ottobre una mobilitazione che si ritrova dietro lo slogan comune “«United
for global change», porterà l’indignazione nelle capitali euro-mediterranee e
che in Italia si dispiegherà in una grande manifestazione a Roma.
Una
data fondamentale dalla quale iniziare a costruire un’alternativa politica
fondata sui beni comuni, sulla difesa e l'estensione del contratto nazionale di
lavoro e dei diritti sanciti dallo Statuto dei lavoratori, su una radicale
riforma del welfare a partire dal reddito minimo garantito e dalla difesa dei
servizi pubblici locali contro ogni tentativo di privatizzazione. Ma
anche una data da cui possa partire una mobilitazione permanente nei singoli
territori che sappia dimettere dal basso il Governo Berlusconi.
Il 15 ottobre deve essere qualcosa di più
di una manifestazione e qualcosa di più di un giorno: deve essere un percorso
che vive nei nostri territori e che giunge al 15 ottobre per oltrepassarlo.
Perché vogliamo che il 15 ottobre sia da
subito anche l'occasione per una riflessione profonda tra soggetti e
soggettività politiche, sindacali e sociali che abbia al centro la problematica
della costruzione di un nuovo spazio pubblico che sia motore di mobilitazione, inclusivo e non autosufficiente, ma
anche luogo di costruzione dal basso di un'alternativa reale.
Promotori
Francesca Alberti, Enza Amici, Alfredo Antomarini,
David Bastioli, Paolo Battisti, Margherita Barocci, Oskar Barrile, Nadia
Bertini, Marco Bocci, Carlo Brunelli, Danilo Burattini, Janita Biondi, Loris
Calcina, Luca Canonici, Giancarlo Centanni, Christofer Ceresi, Gabriella
Ciarlatini, Giuseppe Ciarrocchi, Tommaso Cingolani, Evasio Ciocci, Paolo
Cognini, Francesco Coltorti, Massimo Corinaldesi, Stefano Crispiani, David
Cristofaro, Susanna Ciumelli, Daniele Dubbini, Ilaria Fava, Roberto Frey,
Maurizio Foglia, Alessio Giorgetti, Andrea Giorgi, Valentina Giuliodori, Fausto Gullini, Nicola Mancini, Roberto
Mancini, Milvia Marzioni, Edoardo Mentrasti, Rossana Montecchiani, Edaniele Mori, Ennio Pattarin, Marcello
Pesarini, Tiziano Polidori, Giuseppe Postacchini, Pierpaolo Pullini, Francesco
Recanatesi (Reka), Emanuele Rossi, Cinzia Ruggeri, Sergio Ruggeri, Sergio
Sinigaglia, Andrea Spedicato, Emanuele Tartuferi, Valeria Tizzoni, Sergio
Zampini.
Capisco e condivido la vostra/nostra "protesta" ma inizio ad essere scocciato di vedere usare l'immagine di mio figlio e una mia foto senza aver dato nessuna autorizzazione, non vorrei ri-trovarmela in TV stavolta durante la manifestazione.
RispondiEliminaAdesso non venite a raccontarmi che l'avete trovata in rete, basta un semplice ricerca con l'immagine (su google è possibile) per trovare il proprietario dell'immagine.
Il link che trovereste è questo:
http://www.flickr.com/photos/emilype/2386516257/