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mercoledì 21 luglio 2010

FIAT: FIOM CGIL, il 22 luglio sciopero di 2 ore in tutti gli stabilimenti del Gruppo
Coordinamento nazionale FIAT della categoria si mobilita “per denunciare il clima antidemocratico e intimidatorio nell'azienda”. Il Comitato centrale promuove una manifestazione nazionale a Roma il 16 ottobre per “il lavoro, i diritti, la democrazia e la riconquista di un vero contratto nazionale”
 
Il Coordinamento nazionale della FIOM CGIL Gruppo FIAT, riunitosi a Roma, ha proclamato uno sciopero di due ore per giovedi' 22 luglio e ha organizzato per il mercoledì successivo, 28 luglio un incontro a Piazza Montecitorio (ore 11) con i gruppi parlamentari e con le forze politiche “per denunciare il clima antidemocratico e intimidatorio in FIAT”, lo annuncia il sindacato dei metalmeccanici in una nota.


“La FIAT ha deciso di distribuire centinaia di milioni agli azionisti e di aumentare del 40% i compensi ai massimi dirigenti - è scritto nella nota del Coordinamento FIAT della FIOM CGIL - alle lavoratrici ed ai lavoratori, con salari già bassi, non vuole dare niente”.


La FIOM CGIL rivendica: “la corresponsione immediata di una cifra non inferiore a quella dell'anno scorso (600-800 euro) a tutti i dipendenti, anche a quelli in Cassa integrazione; il ritiro dei licenziamenti a carattere intimidatorio a Melfi e a Mirafiori; l'apertura di un negoziato sulle prospettive industriali e occupazionali del Gruppo connesse alla costituzione di due società (Auto e FIAT Industrial), respingendo la strategia perseguita a Pomigliano di contrapporre lavoro e diritti”.


Inoltre il Comitato centrale della FIOM CGIL, riunitosi a Roma il 19 e 20 luglio, “assumendo la discussione e il documento dell'assemblea dei delegati e delle delegate FIAT, grandi gruppi e Mezzogiorno dello scorso 1° luglio a Pomigliano”, ha indetto per sabato 16 ottobre una “manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, a Roma, per il lavoro, i diritti, la democrazia e la riconquista di un vero contratto nazionale” che sarà  aperta alla partecipazione sociale e dell'opinione pubblica. Così è scritto nel Dispositivo finale approvato all'unanimità. Nel documento compaiono inoltre altri due punti, nei quali la FIOM si impegna a “dare mandato alla Segreteria nazionale di convocare, nel mese di settembre, la conferenza per il Mezzogiorno a Bari” e ad “avviare, a partire dal prossimo autunno, una campagna straordinaria di proselitismo e di risottoscrizione della delega alla FIOM CGIL tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori metalmeccanici”.
 
Il Comitato centrale della FIOM si dichiara inoltre “impegnato a partecipare alla giornata di mobilitazione europea, proclamata dalla CES per il 29 settembre 2010, per la difesa del lavoro e dei diritti sociali”.

4 commenti:

  1. e cosi anche qst'anno i grandi azionisti e il sommo manager si spartiscono la bella fetta di denaro.....eh gia' xche' x chi nn lo avesse capito ancora, la crisi e' solo x noi!!!! maledetti vermi sanguisughe del sistema..... altro che due ore di sciopero, QUI CI VUOLE LA RIVOLUZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Non avete ancora capito che Marchionne è un ciarlatano che non riesce a prendersi la responsabilità delle proprie azioni? Il caro Marchionne non fa altro che rispettare accordi presi con i manager serbi, come recita l'ultima parte dell'articolo.Cerca di scaricare la respnsabilità su altri, in questo caso i sindacati. A sparato altissimo con le pretese su Pomigliano sperando che i sindacati (tuti)rifiutassero condizioni capestro ma gli è andata male, due sindacati servili gli hanno rotto le uova nel paniere, poi con la pretesa del referendum plebiscito, sapendo che non sarebbe mai successo. Il caro Marchionne va dove lo porta il "grano"(€) e dove gli è più conveniente e non ha il coraggio di dirlo agli Italiani, allora scarica la colpa sugli altri. Caro Marchionne le auto che produci falle comprare ai serbi o ai polacchi con gli stipendi che gli dai! Sono stato in Polonia non ho visto ne una panda ne una cinquecento. Invito a non comprare più auto Fiat che non siano costruite in Italia

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  3. DOPO I MILIARDI DI SOVVENZIONI CHE HA SEMPRE PRESO DALLO STATO, DOPO LA RICCHEZZA CHE GLI ITALIANI HANNO DATO ALL'INGRATA FAMIGLIA AGNELLI, LA FIAT PRODURRA' IN SERBIA (OLTRE CHE NEGLI ALTRI PAESI ECONOMICAMENTE SOTTOSVILUPPATI) DOVE POTRA' SFRUTTARE A SUO PIACIMENTO TANTI ALTRI POVERI CRISTI. ALLORA PERCHE' GLI ITALIANI DOVREBBERO CONTINUARE AD ACQUISTARE AUTOVEICOLI FIAT? CHE LI ACQUISTINO I SERBI, I RUMENI E I BRASILIANI !

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  4. Marchionne come Berlusconi: questi scarica le sue responsabilità contro i giudici rossi e la sinistra; quello scarica la sua incapacità contro la Fiom e i sindacati, ai quali vuole togliere i diritti sanciti dalla Costituzione. Questo lo può fare unche uno studente del primo anno di economia. Non ci vuole un grande (!?) manager.Egli, così bravo e democratico vuole ritornare (é già ritornato) all'epoca della tratta degli schiavi, fortunatamente garantito nelle sue scorribande da un ministro del lavoro che lo fa fare e disfare.Sembrava bravo ma, non lo é. Vuole informarci,intanto, di quanto la Fiat ha usufruito gratuitamente dei finanziamenti del Governo? e di quanto é il suo appannaggio? Lo spin off della Fiat era previsto nel patto con la Chrysler o quest'ultima può pretendere che il contraente sia l'intero gruppo Fiat e non solo la Fiat Auto ?Gli auguro di ridursi con la stessa povertà dei lavoratori licenziati e di tutti quelli ai quali impone il suo diktat.

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