Riportiamo in sintesi quanto comunicato dall'azienda nell’incontro di giovedì 3 settembre scorso, in merito soprattutto alle difficoltà che sta avendo lo stabilimento dal punto di vista produttivo e alla cassa integrazione di ottobre.
Ad ottobre prossimo i giorni di cassa integrazione saranno così ripartiti: tutto lo stabilimento:1-2-5-9-16-23 e 30 ; linea C1 delle cabine:1-2-5-6-9-12-16-19-23-26 e 30; reparto trasmissioni:1-2-5-9-16-19-23 e 30.
L'azienda ha rivisto in calo ancora una volta la produzione di fine anno che ad oggi si prevede di 15800 trattori (200 in meno dall'ultimo incontro, e 1000 in meno dalla riunione di giugno) con un numero di giornate di cassa integrazione che dovrebbe stare al 31/12, attorno alle 65.
Allo stesso tempo ha motivato la differenza dei fermi tra i reparti (in particolar modo delle cabine) con un calo degli ordini dei vigneti e dei frutteti, in aggiunta al fatto che la linea C1 avrebbe fatto fino ad oggi 3 giorni di Cigo in meno rispetto agli altri reparti.
Oltre a questo per il 28 settembre prossimo, l'azienda ha confermato la partenza della nuova linea al reparto trasmissioni con la conseguente variazione dell'orario di lavoro che passerà sul centrale. In merito alla riorganizzazione produttiva del reparto abbiamo chiesto un incontro.
Come Fiom Cgil abbiamo chiesto che al più presto ci vengano dati ragguagli rispetto ai volumi produttivi del prossimo anno, che dal nostro punto di vista devono segnare una inversione di tendenza rispetto alla costante perdita di trattori verificatasi quest'anno.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità di affrontare da subito lo sbilanciamento produttivo alle cabine, di modo tale da attenuare la perdita salariale causata dalle tante giornate di Cig accumulatesi nello stesso mese per i lavoratori della linea C1 che oltretutto fanno il centrale.
La crisi del mercato agricolo e i numeri dei trattori prodotti a Jesi, mai così bassi, stanno impattando negativamente nello stabilimento e nel suo futuro, per questo la Fiom Cgil auspica ancora una volta l'apertura di una discussione seria e responsabile con tutti i lavoratori e con le altre sigle sindacali in merito a quello che sta accadendo.
Jesi, 7 settembre 2015 La Rsa della Fiom Cgil
e per fortuna che la fiom era allarmista con i 17000 trattori....... magari eravamo dentro quei numeri ma si sa noi facciamo i gufi.......esiste solo una produzione che scende di continuo ed un sindacato ha il dovere di stare attento e quindi di portare alla luce tutto ciò.
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