Mercoledì 11 e Giovedì 12 Dicembre la Fiom Nazionale ha indetto due giorni di mobilitazione no stop a Roma davanti Palazzo Chigi, contro lo smantellamento oggi in atto in tutti i maggiori gruppi industriali del Paese.
Fiat, Indesit, Electrolux, Ilva, Ansaldo o Fincantieri per citarne alcuni, stanno privatizzando o portando le produzioni all'estero mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Dall'informatica alla siderurgia, passando per il settore metalmeccanico, viene messo in discussione l'intero sistema industriale del Paese.
Il tutto sotto gli occhi di un governo incapace di attuare una politica industriale che in Italia manca da vent'anni.
C'entra qualcosa la Cnh di Jesi in tutto questo? C'entra e anche molto.
Se Fiat investe meno in Italia, nell'auto come nei camion o nei trattori, se la testa dell'azienda come le produzioni vengono destinate sempre più fuori dall'Italia, prima o poi ricadute in termini di perdita di posti di lavoro potrebbero aversi anche nel nostro stabilimento. Tra l'altro i numeri annunciati dall'azienda per il prossimo anno lasciano tutt'altro che tranquilli.
Per questo crediamo che come per la Fiat e lo stesso per gli altri settori industriali, serva oggi più che mai un intervento del governo capace di rimettere al centro dell'agenda politica e istituzionale la difesa del lavoro e le politiche industriali.
Chiederemo che vengano stanziati soldi pubblici per le aziende che non licenziano e che mantengono le produzioni in Italia, che vengano rifinanziati gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà, che non si avviino le privatizzazioni del patrimonio industriale pubblico che tanti danni hanno prodotto in passato.
ADERISCI ALLO SCIOPERO
DIFENDI IL LAVORO
PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE A ROMA
partenza in pullman da Porta Valle alle ore 4.15 per Roma
La Rsa della Fiom Cgil
Alcuni giorni prima di questo sciopero ho ascoltato alcuni commenti in fabbrica di certi personaggi che occupano dei posticini di lavoro...molto "tranquilli", dicevano che i scioperi fatti dalla FIOM non hanno mai risolto nulla. A queste persone vorrei dire innanzitutto che dovrebbero portare rispetto per coloro i quali perdono del denaro nello scioperare e poi dirgli anche di venire a lavorare in linea di montaggio, forse alcuni aspetti che adesso non percepiscono potrebbero diventare fondamentali per capire da che parte stare! Ciao e Buon Natale a Tutti.
RispondiEliminahai ragione compagno cosa vuoi che serve a loro ....... non hanno il senso comune a meno che un giorno come ad altri è capitato che le situazioni cambino......devono ragionare cosi perché conviene ma scioperare come facciamo noi è per i diritti anche suoi..... piccoli individualisti ma in italia è pieno salvo uscire tutti insieme quando i padroni e non la fiom delocalizzano per profitti ancora più alti.
RispondiEliminacerto che delocaliozzano con un sindacato come il vostro che invece di contrattare va a fsare scampagnate a roma ma forse sono pagati per farvi fare questo.
RispondiEliminaInfatti se vai alla Lmborghini o alla Ducati dove la fiom è forte, ma sono aziende gestite dai tedeschi si fanno buoni accordi e non si delocalizza. Invece se vai nelle aziende gestite da commercialisti che pensano solamente a far salire il titolo in borsa per guadagnare premi più alti fregandosene delle vendite(vedi fiat) tutte chiacchiere e cassa integrazione,finchè dura. Oppure vedi la Indesit regno incontrastato cisl che bella fine.
EliminaSei forte dici le cose come stanno veramente.Peccato che te le mettono in bocca e no fai altro che il ventricolo
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