La Fiom Cgil ha deciso in tutto il gruppo Fiat per Venerdì 28 Giugno 8 ore di sciopero con manifestazione a Roma. Lo scopo dell'iniziativa è quello di riaprire con l'azienda e col governo, una vertenza capace di ridare un futuro alla Fiat e ai lavoratori nel nostro Paese.
La mancanza di investimenti (da anni ci si limita agli annunci), le fabbriche chiuse o che non lavorano (50 mln le ore di Cigs nel 2012), i problemi legati al salario e alle tutele come la malattia, assieme al fatto che negli stabilimenti Fiat vengono negati i diritti sindacali più elementari, fanno diventare questa giornata di lotta un passaggio fondamentale per provare a cambiare le cose, anche in attesa della sentenza della Corte Costituzionale che si riunirà il 2 Luglio p.v.
E lo stabilimento di Jesi? Dentro al disimpegno industriale della Fiat nel nostro Paese, c'è qualcuno che sente il suo posto di lavoro più sicuro? Dal nostro punto di vista sarebbe un grave errore considerare le sorti future della Cnh di Jesi estranee a quelle dell'intero Gruppo. Come le drammatiche vicende dell'Indesit dimostrano, non c'è fabbrica che può dormire sonni tranquilli.
Per questo rivendicare il lavoro e i diritti alla Fiat, significa anche difendere le produzioni a Jesi. Soprattutto a seguito dei preoccupanti segnali in materia di sicurezza, di organizzazione del lavoro e di qualità del prodotto (i trattori incompleti sono oltre 1.100) che la cattiva gestione dell’azienda ha messo in luce nella nostra fabbrica in questi giorni e che mette incertezza sulla missione produttiva futura dello stabilimento.
La Fiom-Cgil chiede che:
- il governo convochi urgentemente un tavolo nazionale con la presenza della Fiat per garantire il futuro occupazionale e produttivo, a partire da termini imerese;
- venga approvata una legge (la nostra proposta è stata depositata presso le due Camere) sulla rappresentanza che garantisca la democrazia e il diritto dei lavoratori a poter decidere col voto sui contratti;
- il ministero del Lavoro promuova l’utilizzo dei contratti di solidarietà e garantisca la corretta procedura di esame congiunto per la cassa integrazione e che controlli il rispetto delle prescrizioni di legge a partire dal criterio di massima rotazione tra i lavoratori a parità di mansione senza discriminazione alcuna;
- l'abolizione dell'articolo 8 che consente la derogabilità delle leggi e dei contratti;
- il governo, anche attraverso le risorse messe in campo dalla Commissione europea, attivi politiche di incentivazione della produzione di auto ecologicamente compatibili (riduzione delle emissioni di Co2) e sicure per i cittadini;
- il rispetto delle sentenze dei tribunali italiani per il ritorno al lavoro dei delegati ingiustamente non reintegrati in fabbrica.
Partenza ore 4,15 da Porta Valle
Alla lotta per il lavoro i diritti e la democrazia!
Jesi, 28 Giugno 2013 La Rsu della Fiom Cgil
Gli "altri"quelli che firmano ottimi (sob)accordi,consegnano diritti già acquisiti e poi noi dobbiamo lottare per riconquistarli.In questo modo i conti non tornano.Occhio alla penna disse un grande capo pellerossa
RispondiEliminala fiom a roma a tentare di fare qualcosa con la boldrini cisl e uil in fabbrica a fare i lecchini..... e per fortuna che siamo quelli del no e basta. ci priviamo di una giornata di paga pur di dire quello che non va in fiat da noi e dai colleghi di tutta italia si manifesta e ci si alza prestissimo. gli altri moralisti si incazzeranno(FORSE) solo quando saranno coinvolti direttamente....VEDI VICENDA INDESIT E TUTTE LE ALTRE DI QUESTO PAESE.
RispondiEliminaE basta sempre la solita solfa che p......
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