RICAVI PER 84 MLD E UTILI PER 1,4 MLD
PER I LAVORATORI MILIONI DI ORE DI CASSA INTEGRAZIONE
Il Presidente e l'amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler nel corso dell'assemblea degli azionisti hanno spiegato che per il gruppo va tutto bene, anzi benissimo. I numeri sono gli stessi dati a febbraio: 84 mld di euro di ricavi e 1,4 mld di utile, tutta liquidità che il management conserva per la “scalata” al tesoretto Chrysler. La proprietà continua ad accelerare sulla strada da Torino a Detroit viaggiando in prima classe: i compensi dell'amministratore delegato e degli alti dirigenti quest'anno ammonterebbero ad oltre 20 milioni di euro escluso il premio riservato all'amministratore delegato.
CHI PAGA?
Pagano i lavoratori degli stabilimenti italiani che hanno visto chiudere i cancelli d'ingresso di Termini Imerese, Imola, Grotta Minarda. Pagano operai e impiegati degli stabilimenti dell'auto dove sono milioni le ore di cassa integrazione all'anno, che aumentano mese dopo mese. Pagano i lavoratori in produzione a cui aumentano i ritmi e i carichi di lavoro. Pagano i lavoratori a cui nei giorni scorsi è arrivata una lettera con cui, in applicazione del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro, viene decurtato il salario per i giorni di malattia. Pagano i circa 86 mila dipendenti di tutti gli stabilimenti a cui, in applicazione dell'accordo sul trattamento economico, viene cancellato il salario fisso. Pagano i lavoratori dell'indotto e della componentistica che vedono le proprie aziende chiudere.
L‘amministratore delegato ha dichiarato che in vista della fusione con Chrysler, non essendoci un piano per aumentare il capitale “possiamo monetizzare asset del gruppo”: tradotto vendere rami per far cassa.
I lavoratori del gruppo Fiat stabilimento per stabilimento in questi giorni durante volantinaggi, assemblee, iniziative di sciopero, hanno manifestato la propria contrarietà alle scelte aziendali sottoscritte da Fim, Uilm, Fismic, Associazione Quadri e Uglm. In tutta Italia il clima di paura per la crisi e per le azioni disciplinari dell'azienda si è incrinato.
Mentre fuori dai cancelli Governo e istituzioni mettono la testa sotto la sabbia. Aprire un tavolo nazionale dell'automotive che affronti il problema del piano industriale è una urgenza non più rinviabile, non solo per i metalmeccanici ma per l'interesse generale del Paese.
Roma, 9 aprile 2013 www.fiom.cgil.it
Cari operai cosa ne pensate di Landini e della Camusso a proposito del patto con confindustria. Riporto una patre di intervista alla Camusso su SkyTg24. LANDINI - Tornando alla Camusso, il segretario della Cgil risponde al leader della Fiom, Landini che dice «no» al patto con Confindustria: «Penso che questa è una stagione in cui bisognerebbe ascoltarsi. Molte delle cose che ho letto nell’intervista di Landini dimostrano che non ha ascoltato le cose che abbiamo detto in questi giorni, a partire dalla redistribuzione del lavoro». «Penso anche che la storia di questi anni pesa molto, che è una storia di lacerazioni e di ferite che sono ancora aperte, ma proprio per questo penso che andrebbe condiviso il fatto che bisogna ridefinire delle regole del gioco, sennò non si va mai avanti e il conto lo stanno già pagando i lavoratori. Avere una voce che ripropone il tema del lavoro non è più rinviabile».] ANDINI - Tornando alla Camusso, il segretario della Cgil risponde al leader della Fiom, Landini che dice «no» al patto con Confindustria: «Penso che questa è una stagione in cui bisognerebbe ascoltarsi. Molte delle cose che ho letto nell'intervista di Landini dimostrano che non ha ascoltato le cose che abbiamo detto in questi giorni, a partire dalla redistribuzione del lavoro». «Penso anche che la storia di questi anni pesa molto, che è una storia di lacerazioni e di ferite che sono ancora aperte, ma proprio per questo penso che andrebbe condiviso il fatto che bisogna ridefinire delle regole del gioco, sennò non si va mai avanti e il conto lo stanno già pagando i lavoratori. Avere una voce che ripropone il tema del lavoro non è più rinviabile».
RispondiEliminaLe lacerazioni le produce chi firma accordi separati che danno meno salari e meno diritti ai lavoratori; oltre che limitare le libertà sindacali in fabbrica.
RispondiEliminaCerto chi non firma non produce mai nulla ma fatevela finita siete ridicoli.
RispondiEliminaSi, se essere ridicoli significa dire che è sbagliato non pagare la giornata a chi sta male, lo siamo. Diversamente dalla Fim che con il Raffaeli ha detto a chiare lettere in assemblea che è una buona cosa, e che quello della lotta all'assenteismo è un obiettivo da perseguire. Anche questa è una novità: non si era mai sentito dire da uno che dice di voler difendere i lavoratori che è giusto togliere 2 giorni di retribuzione a chi sta male. Si, siamo veramente ridicoli.
RispondiEliminaPerche difendere i lavoratori vuol dire difendere anche l'indifendibile?
RispondiEliminaL'attacco subito da Landini dalla Cgil,dalla Camusso,rappresenta secondo la mia piccola visione un richiamo autoriatario a quella minoranza metalmeccanica che da anni lotta in solitudine contro poteri come Confindustria, la Fiat,Sindacati più o meno complici e anche con la stessa categoria.
RispondiEliminaFortunatamente la Fiom ha la sua indipendenza,e la sua storia lo dimostra!
I conflitti interni sono confronto e nuova democrazia per il futuro del sindacato e del lavoro.
Conflitti accesi per ridare dignità al paese,in Fim e Uilm,l'ho visti solamente per arrivare al tavolo per essere i primi a firmare...qualunque cosa!complimenti
L'Austerità non è stata mai affrontata in Italia,ci siamo solo riempiti la bocca di ipocrisia e belle parole.
probabilmente Bonanni Angeletti e forse la Camusso...dimenticavo Squinzi,andranno di fronte al parlamento dicendo che gli ammortizzatori sociali sono finiti e che siamo in emergenza....
Pura verità.....ma la Fiom e suoi delegati l'emergenza l'hanno capita da parecchio,la malattia,il salario,i dritti,i giovani,la cassa integrazzione,il precariato,la libertà di votare anche dentro la fabbrica...non puoi votare solo fuori,qualcosa non porta...
Tutto quello elencato è il fondamento di un paese.
Abusare della parola democrazia è facile....
Il difficile è presentarla nei luoghi di lavoro e nelle buste paghe dei lavoratori e delle lavoratrici,quello si che è difficile.
Firmare per restare in quel potere del capitale accusando i malati di assenteismo e dire che questo è il futuro,significa prendere in giro le persone o semplicemente stare affianco al potere...
Fortunatamente la Fiom non rappresenta ciò....ed è per questo che è diversa.
La strada intrapresa è quella giusta.....
L'onestà,la voglia di cambiare, ci riporterà ad essere protagonisti,noi lavoratori e lavoratrici,la parte vera e sana del Capitale.
Grazie Fiom
Ma chi sono sti anonimi che scrivono a malapena una riga e non sanno neanche quello che dicono,non sanno che cosa sia un sindacato,la democrazia,la dignità,la storia del movimento operaio ecc...Ma fate il santo piacere ritornate a lavorare, invece di usufruire le ore dei lavoratori per fare festa,siete un mucchio di INCAPACI,studiate un pò e poi potete parlare di sindacato, non vi bastano ancora le brutte figure fatte in assemblea,che non riuscite neanche a mettere due frasi insieme....IGNORANTI. W I LAVORATORI W LA FIOM. Dimenticavo a quando il prossimo sciopero.........se il padrone vi da il permesso..... BUFFONI
RispondiEliminaC'é urgente bisogno di una legge sulla rappresentanza che garantisca democrazia all'interno delle fabbriche e che permetta alle lavoratrici e ai lavoratori di esprimersi con il voto sul contratto e su tutti gli aspetti che riguardano la vita delle aziende.Allora si che comincia una nuova era, basta agli accordi separati,hanno portato solo miseria ai lavoratori. Angeletti, Bonanni ritornate a lavorare,insieme ai vostri delegati venduti...
RispondiEliminaBravi continuate così piano piano scomparirete insieme a Landini dal palcoscenico sindacale come sono scomparsi i politici che vi anno sorretto fino alla elezioni di febbraio.
RispondiEliminaAnonimo ignorante se ti ho detto di studiare un motivo c'era, oltre alla storia del sindacato, ti consiglio di dare una ripassata anche alla grammatica: ..."che vi anno sorretto..." si scrive con l'h. Sicuramente tu il palcoscenico sindacale non sai neanche cosa sia.........devi imparare ancora tanto. IGNORANTE VENDUTO
RispondiEliminaEcco cosa vi rimane dare dell'ignnorante a chi non la pensa come voi ma tanto scomparirete ugualmente e mi dispiace molto nonostante tutto quello che dite siete simpatici.
RispondiEliminaNon si capisce perché continui a ripetere che dobbiamo sparire quando di fatto, secondo quello che firma il tuo sindacato, ciò accade: ah forse per noi pensi a qualche processo di epurazione come con gli ebrei? Mi sa che ti dovresti vergognare di quello che scrivi. È oltretutto miope non capire che a rimetterci prima o poi saremo tutti, saranno i lavoratori in generale, di qualunque sindacato. È grave non capire questo. Solo se aprirai al confronto e alla discussione con i lavoratori, facendoli votare quello che firmate, forse ti salverai anche tu. L'obiettivo non dovrebbe essere far fuori la fiom, ma migliorare la condizione di vita di coloro che lavorano. Pensaci.
RispondiEliminaLa rappresentanza imposta per forza e accolta per opportunità finirà nel dileggio. Non tiratela troppo. La corda si può rompere!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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