L'ennesimo Accordo separato sulla Produttività (la Cgil ha detto No) frmato dalla Cisl e dalla Uil conferma l'attacco fnale al contratto nazionale e l'estensione del modello Marchionne all'intero mondo del lavoro. Mediante l'utilizzo delle deroghe e del ricatto occupazionale sarà infatti possibile in sede aziendale elargire meno salario, aumentare a propria discrezione l'orario di lavoro, demansionare le qualifche e utilizzare la videosorveglianza. Tramonta così l'idea solidaristica del contratto nazionale dove tutti i lavoratori di una stessa categoria dovevano avere lo stesso salario e le stesse condizioni contrattuali. Così dicono si creeranno tanti posti di lavoro. La verità è che tutto questo serve solo a dividere i lavoratori e a renderli più deboli contrattualmente.
A smantellare i diritti sono oramai da anni sempre gli stessi. La Confndustria che segue la via tracciata da Marchionne, il governo Monti che toglie ai poveri per dare ai ricchi; e come sempre la Cisl e la Uil. Quelli del “pomigliano è un eccezione”, gli stessi che a forza di accordi separati hanno azzerato 40 anni di conquiste operaie, oltre ad essersi resi complici di un vero e proprio disegno autoritario, che esclude sistematicamente da ogni loro scelta coloro che dovrebbero rappresentare: le lavoratrici e i lavoratori.
È la stessa idea che porta Fim e Uilm proprio in questi giorni a discutere con Fiat del rinnovo contrattuale, senza che nessun lavoratore ne sappia nulla, senza aver ricevuto alcun mandato, e in modo tale da negare a chi lavora di votare gli accordi che li riguardano. L'unica cosa che sappiamo è che l' Azienda ha già dichiarato che non intende elargire un solo euro ai lavoratori. Privati del contratto nazionale e senza Premio di Risultato, ci chiediamo come nei prossimi anni possano aumentare le buste paga dei lavoratori della FIAT. Questa è la domanda che dovremmo tutti rivolgere alla nostra RSA aziendalista. Perchè fno ad oggi la svendita dei nostri diritti fatta dalla Fim e dalla Uilm, l'unica cosa che ha fatto aumentare in Fiat, è la Cassa Integrazione per i lavoratori e i dividendi per gli azionisti.
– La Rsu della FIOM CGIL chiede alla RSA di stabilimento di indire assemblee retribuite in merito al CCSL FIAT e al Patto sulla Produttività che hanno da poco sottoscritto. Tra l'altro manca solo un mese alla fne dell'anno e i lavoratori non hanno nessuna intenzione di regalare alla Fiat le ore di Assemblea rimaste.
– L'attacco al contratto nazionale prefgura così meno diritti e meno salario per tutti, il peggioramento delle condizioni di lavoro e la rappresaglia su chi non è d'accordo. Per questo la Fiom il giorno 5 Dicembre prossimo ha proclamato 8 ore di sciopero generale con manifestazioni a carattere regionale in tutto il Paese per difendere la democrazia, i diritti, il salario, l'occupazione e per chiedere un nuovo modello di sviluppo.
– Quel giorno nel primo mattino effettueremo un presidio ai cancelli della fabbrica a cui vi chiediamo di partecipare numerosi, così poi da andare tutti insieme alla manifestazione regionale ad Ancona dove uno dei nostri delegati interverrà dal palco.
p.s. Oltre a ringraziare gli oltre 400 lavoratori Fiat che hanno frmato ai cancelli per i referendum sul lavoro, invitiamo chi non lo avesse ancora fatto, a farlo nel prossimo banchetto che sistemeremo la prossima settimana prima dello sciopero.
Jesi, 27 Novembre 2012 La Rsu della Fiom Cgil
La Cgil dice no e poi non fa un cazzo. E poi, sembra che ci sono donne fiom assunte in ufficio.
RispondiEliminaCi sbagliamo???
tutto vero...è dimostrato ampiamente dagli ampi consensi di cui la Fiom gode all'interno della palazzina! n.b. se parlassimo di cose più serie sarebbe meglio. saluti e alla lotta.
RispondiEliminaParliamo di cose serie!!Le donne fiom devono necessariamente pulire i cessi?saluti e alla lotta.....contro le discriminazioni,e perchè no?anche alla stupidità
RispondiEliminala cosa poco seria non è la donna che lavora in ufficio. ma coltivare il sospetto che iscritte o iscritti alla Fiom abbiano ricevuto favoritismi per gli uffici. quando il problema all'opposto è quello di difendere iscritti Fiom dall'essere discriminati dentro le fabbriche Fiat. A meno che non si pensi come dicono Marchionne e Bonanni che i 19 di Pomigliano sono dei "provilegiati" e non le vittime di una ritorsione per delle idee politico sindacali. un saluto e facciamo riuscire lo sciopero del 5 ritrovandoci ai cancelli e alla manifestazione in Ancona! oggi più di ogni altra volta è importante la partecipazione!
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