Non ci entusiasma questa sentenza ma speriamo in un ricorso che riporti un tocco di democrazia in uno stabilimento dove la maggioranza dei lavoratori ha scelto il suo sindacato.La maggioranza dei lavoratori è con il sindacato che non si è compromesso con Marchionne.Gli autoeletti non potranno mai proporre o discutere qualcosa,sono soltanto delle marionette nelle mani di "mangiafuoco"!In bacheca ci sono i nominativi degli esperti,ma esperti di che?di compromessi e ingiustizie ai danni dei colleghi?
Purtroppo non basta un "tocco" di democrazia. Serve il ripristino dentro agli stabilimenti dei diritti e delle libertà sancite dalla nostra Costituzione, che appartengono ai lavoratori e non a Marchionne o a Bonanni. Urge inoltre che i lavoratori tornino a decidere, perché solo così saranno pienamente cittadini e difenderanno la Democrazia dalle pratiche autoritarie che questa idea del mercato e della finanza vuole imprimere. Se questo venisse meno, verrà meno ogni diritto a contrattare in fabbrica il salario, gli orari e l'organizzazione del lavoro. L'altra condizione della libertà di chi lavora è la difesa dell'articolo 18. Questa è la nostra lotta. L'alternativa è la subalternità: ovvero che sia sempre qualcun altro a decidere per noi. Al lavoro e alla lotta compagni lavoratori!
Non ci entusiasma questa sentenza ma speriamo in un ricorso che riporti un tocco di democrazia in uno stabilimento dove la maggioranza dei lavoratori ha scelto il suo sindacato.La maggioranza dei lavoratori è con il sindacato che non si è compromesso con Marchionne.Gli autoeletti non potranno mai proporre o discutere qualcosa,sono soltanto delle marionette nelle mani di "mangiafuoco"!In bacheca ci sono i nominativi degli esperti,ma esperti di che?di compromessi e ingiustizie ai danni dei colleghi?
RispondiEliminaPurtroppo non basta un "tocco" di democrazia. Serve il ripristino dentro agli stabilimenti dei diritti e delle libertà sancite dalla nostra Costituzione, che appartengono ai lavoratori e non a Marchionne o a Bonanni. Urge inoltre che i lavoratori tornino a decidere, perché solo così saranno pienamente cittadini e difenderanno la Democrazia dalle pratiche autoritarie che questa idea del mercato e della finanza vuole imprimere. Se questo venisse meno, verrà meno ogni diritto a contrattare in fabbrica il salario, gli orari e l'organizzazione del lavoro. L'altra condizione della libertà di chi lavora è la difesa dell'articolo 18. Questa è la nostra lotta. L'alternativa è la subalternità: ovvero che sia sempre qualcun altro a decidere per noi. Al lavoro e alla lotta compagni lavoratori!
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