“Il furto della democrazia nelle fabbriche
della Fiat”
Il furto è quello relativo ai diritti dei lavoratori il nuovo accordo per il settore
Fiat Auto e Fiat Industrial dopo la fuoriuscita della Fiat da Confindustria ha
di fatto annullato l’istituto del contratto nazionale, rendendo i dipendenti
del gruppo Fiat ‘diversi’, con diritti e doveri differenti da qualunque altro
lavoratore metalmeccanico. I 18 turni, le 120 ore di straordinario obbligatorio
che portano a 200 le ore annue di straordinario possibili, il taglio di 10
minuti di pausa, la pausa mensa spostata a fine turno, il mancato pagamento di
almeno due giorni di malattia in caso di assenze superiori al 3,5% sullo
stabilimento, sono ora tutti possibili senza alcuna contrattazione. Un accordo
che limita il diritto di sciopero e trasforma i delegati sindacali in
‘controllori’ delle regole per conto dell’azienda”. Una
contrazione dei diritti e dell'agibilità sindacale, che si
ripercuote sui ritmi di lavoro dentro gli stabilimenti e che, soprattutto,
limita l’informazione dei lavoratori e la libera azione sindacale sancita dalla
nostra Costituzione. “Perché l’altro furto è proprio quello delle libertà
sindacali. Al sindacato non firmatario si impedisce di presentare propri
candidati alle elezioni delle Rsa, come accadrà nei prossimi giorni alla CNH di
Jesi. Ma come Fiom troveremo il modo per far sentire la nostra voce.
Jesi,23 aprile 2012 La RSU FIOM CNH
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