Prot: 595/12/ML/mm
Roma, 28 febbraio 2012
Stimato Onorevole,
la Fiom-Cgil ha indetto per venerdì 9 marzo 2012 lo sciopero generale delle lavoratrici e
dei lavoratori metalmeccanici con manifestazione nazionale a Roma che si concluderà in
piazza San Giovanni. “Democrazia al lavoro” è il titolo della giornata di mobilitazione.
L’obiettivo, non è solo quello di chiedere la difesa delle condizioni di chi lavora ma,
avanziamo proposte per una nuova politica economica ambientalmente e socialmente
sostenibile fondata su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati per creare
nuovi posti di lavoro, porre fine allo scandalo della precarietà estendendo gli
ammortizzatori sociali, strumenti di tutela del reddito ed i diritti a tutte le imprese e a tutte
le forme di lavoro.
C’è bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro per smetterla con la politica degli
accordi separati, affermare il ruolo del Contratto Nazionale come strumento di tutela
generale dei diritti nel lavoro.
C’è bisogno di rispondere alla messa in discussione dei princìpi costituzionali attuata dalle
scelte della Fiat di manomettere diritti indisponibili, di discriminare gli iscritti della Fiom-
Cgil non assumendoli come avviene a Pomigliano, di negare il reintegro al lavoro a tre
lavoratori di Melfi come ordinato dalla Corte d’Appello di Potenza, di impedire alla Fiom-
Cgil di essere presente al pari degli altri sindacati negli stabilimenti Fiat, di mettere in
discussione la libertà di espressione e di pensiero togliendo ad esempio “l’Unità” dalle
bacheche sindacali.
Proprio per questo ci rivolgiamo a Lei, che è innanzitutto un rappresentante della Nazione
prima che un esponente del suo partito, di aderire alla giornata di lotta indetta dalla Fiom,
le cui rivendicazioni in difesa dei diritti costituzionalmente garantiti coincidono con il più
autentico interesse generale del paese, ed in ogni caso di agire in Parlamento per
ripristinare i principi costituzionali anche nel Gruppo Fiat.
Segretario generale Fiom-Cgil
MANIFESTAZIONE FIOM‐CGIL ‐ ROMA 9 MARZO 2012
APPELLO AL MONDO DELLA CULTURA E ALLA SOCIETÀ CIVILE
La Fiom‐Cgil ha proclamato per venerdì 9 marzo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici con una manifestazione a Roma che si concluderà in piazza San Giovanni.
La democrazia ed il lavoro sono i nodi centrali del nostro tempo in Italia e in Europa.
Perché oggi il lavoro manca, è sempre più precario, è sempre meno pagato, al punto che pur
lavorando si è poveri.
Perché oggi nei luoghi di lavoro, a partire dalla Fiat, si rischia l’autoritarismo con la messa in
discussione del Contratto nazionale, dei diritti individuali e collettivi.
Perché la democrazia è negata. Alle donne e agli uomini che lavorano è impedito di votare
liberamente gli accordi che li riguardano e di potersi scegliere chi li rappresenta, fino alla
messa al bando di un’intera organizzazione sindacale e all’esplicita discriminazione verso
gli iscritti della Fiom‐Cgil.
È in questo contesto che Governo e Confindustria vogliono far passare l’idea, sbagliata e
inaccettabile, che per uscire dalla crisi bisogna cancellare l’articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori, dopo aver manomesso il sistema pensionistico pubblico.
All’opposto devono essere universali, e quindi estesi a tutti, la cassa integrazione quale
alternativa ai licenziamenti collettivi e la tutela del reddito come diritto di cittadinanza.
In una “Repubblica democratica fondata sul lavoro” quale l’Italia deve costituzionalmente
essere, la libertà operaia è la libertà di tutti, la sicurezza del disoccupato ed il superamento
della precarietà è la sicurezza di tutti, un’economia ambientalmente sostenibile e un piano
straordinario di investimenti pubblici e privati sono le condizioni per difendere i beni comuni
e costruire nuovi posti di lavoro.
Lo sciopero generale e la manifestazione nazionale del 9 marzo diventano un appuntamento
essenziale non solo per i metalmeccanici ma per tutti coloro che credono nella democrazia,
nella giustizia sociale, nella libertà, nell’informazione libera e in un lavoro stabile con diritti.
E in questo senso sono fondamentali il diritto allo studio, l’accesso alla cultura, la
valorizzazione del patrimonio artistico e delle competenze.
Nel nome della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista invitiamo
ogni cittadino non solo ad aderire alla manifestazione, ma a farsi promotore e protagonista
di questa giornata di mobilitazione partecipando attivamente.
Sono convinto che la nostra lotta difenda oggi gli interessi di tutto il paese mettendo al centro
le lavoratrici e i lavoratori e proprio per questo sarebbe per noi importante avere la tua firma
e la tua presenza in piazza San Giovanni il 9 marzo a Roma.
Segretario generale Fiom‐Cgil
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