Il nostro tempo è adesso. All’attacco anche la rete dei precari. Che annuncia una manifestazione per lunedì prossimo all’esterno del ministero del Lavoro. Ecco la loro nota. “Che monotonia i nostri governanti che alternano gaffe ad alti proclami e nel frattempo non affrontano la vera emergenza sociale di questo paese: la precarietà e la disoccupazione giovanile di massa. Noi, i giovani di questo Paese, abbiamo il diritto di trovare un lavoro che valorizzi la nostra formazione e la nostra professionalità, retribuito con uno stipendio decente, che garantisca quei diritti a cui, lontani dalla monotonia ma molto vicini all’ansia e all’incertezza, non abbiamo mai avuto accesso”. E ancora: “Caro presidente Monti, non è togliendo “il pericoloso” articolo 18 che si danno risposte ai giovani. La vera monotonia per noi si chiama contratto in scadenza, partita iva falsa, stipendi da fame, disoccupazione, welfare assente, una monotonia frustrante che non si risolve con ipotetiche esplosioni imprenditoriali che dovrebbero prodursi magicamente dalle liberalizzazioni. Siamo stanchi di vivere un mercato del lavoro che ci tiene quotidianamente sotto ricatto, che ci priva del diritto alla malattia, alla maternità, alla casa, alla formazione, all’autonomia, al reddito”.
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