La disdetta di tutti gli accordi aziendali, l’uscita dal contratto nazionale e l’estensione a tutti lavoratori del Gruppo Fiat dell’accordo di Pomigliano è un gesto che noi respingiamo perché indebolisce le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Fiat, isolandoli da tutti gli altri lavoratori metalmeccanici. Cancella la storia contrattuale e normativa di ogni singolo stabilimento del gruppo azzerando tutti gli accordi aziendali esistenti.
Tutto questo avviene in un clima di incertezza sul futuro degli investimenti della Fiat negli stabilimenti italiani, dall’auto a i veicoli industriali, dalla componentistica alle macchine movimento terra. Si scaricano i costi della crisi in molti stabilimenti, già colpiti dalla cassa integrazione imponendo alle lavoratrici ed ai lavoratori turnazioni più lunghe senza contrattazione fino ai 18 turni, 120 ore di straordinario comandato, spostamento della mensa a fine turno, taglio di 10 minuti delle pause, penalizzazioni per i malati. Imponendo, anche, sanzioni ai lavoratori ed ai sindacati che dovessero attuare delle proteste. Tutto ciò in nome di un recupero di competitività e di affidabilità scaricato sulle condizioni di lavoro e di libertà delle lavoratrici e dei lavoratori.
Negli scorsi mesi avevano spiegato che non esisteva un modello Pomigliano, mentre in molti stabilimenti le gerarchie aziendali e le direzioni del personale si erano affannate a rassicurare i lavoratori che nelle altre fabbriche del Gruppo non sarebbe mai successo.
Ora, purtroppo, come noi avevamo sostenuto, coinvolge tutti
Infine, alle lavoratrici ed ai lavoratori verrà impedito, dal 1 gennaio, di scegliersi liberamente il proprio sindacato e di eleggere i propri rappresentanti sindacali che verranno, invece, indicati dal sindacato esterno alla fabbrica, limitando così la democrazia e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per queste ragioni la Fiom Cgil ha deciso di distribuire l’accordo di Pomigliano a tutti i lavoratori del Gruppo Fiat, in modo che, ognuno di noi, possa leggere e conoscere come cambieranno le condizioni di libertà e di lavoro a partire dal 1 gennaio.
Per queste ragioni abbiamo indetto 2 ore di sciopero con assemblea:
contro la cancellazione del CCNL, contro l’estensione degli accordi di Pomigliano a tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Fiat!
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