"La Fiat è in difficoltà sul mercato, soprattutto in Europa, i prodotti sono vecchi e poco competitivi e si cerca di creare una cortina fumogena dando la colpa ai sindacati e ai lavoratori". Lo afferma in un'intervista a L'Unità Maurizio Landini, segretario della Fiom Cgil, dopo l'annuncio dell'ad del Lingotto, Marchionne di portare da Mirafiori alla Serbia, la produzione della monovolume L0.
"La scelta della Serbia non è casuale - aggiunge Landini - quella era una fabbrica distrutta dai bombardamenti, ricostruita con soldi del governo, esente da tasse per 10 anni e l'azienda incassa un contributo di 10mila euro per ogni dipendente assunto. Un operaio guadagna 400 euro al mese. E' un'altra America per Marchionne".
Dunque il vero scopo della scelta aziendale, secondo il sindacalista, sarebbe quello di prendere i soldi pubblici, con cui finanziare gli investimenti senza rimetterci niente. Secondo Landini, si tratta di una logica applicata anche in Italia, dove Termini Imerese chiude "con nessuna opposizione, i dipendenti perdono tra i due e tre mesi di reddito con la cassa integrazione e in più Marchionne non paga il premio di risultato, mentre distribuisce il dividendo".
La testa della Fiat si sta spostando, secondo Landini, in America e "Pomigliano è stata una prova per soggiogare i lavoratori e i sindacati". 'Se Fabbrica Italia significa che i salari italiani devono competere con quelli polacchi, serbi e magari cinesi allora - conclude Landini - la partita è persa, perché ci sarà sempre chi guadagna un euro in meno di noi".
"La scelta della Serbia non è casuale - aggiunge Landini - quella era una fabbrica distrutta dai bombardamenti, ricostruita con soldi del governo, esente da tasse per 10 anni e l'azienda incassa un contributo di 10mila euro per ogni dipendente assunto. Un operaio guadagna 400 euro al mese. E' un'altra America per Marchionne".
Dunque il vero scopo della scelta aziendale, secondo il sindacalista, sarebbe quello di prendere i soldi pubblici, con cui finanziare gli investimenti senza rimetterci niente. Secondo Landini, si tratta di una logica applicata anche in Italia, dove Termini Imerese chiude "con nessuna opposizione, i dipendenti perdono tra i due e tre mesi di reddito con la cassa integrazione e in più Marchionne non paga il premio di risultato, mentre distribuisce il dividendo".
La testa della Fiat si sta spostando, secondo Landini, in America e "Pomigliano è stata una prova per soggiogare i lavoratori e i sindacati". 'Se Fabbrica Italia significa che i salari italiani devono competere con quelli polacchi, serbi e magari cinesi allora - conclude Landini - la partita è persa, perché ci sarà sempre chi guadagna un euro in meno di noi".
Nessun commento:
Posta un commento