Vi inviamo le proposte della Fiom-Cgil per il confronto di oggi pomeriggio a Torino su Mirafiori. Tali proposte sono state presentate questa mattina all’assemblea degli iscritti Fiom delle Carrozzerie della Fiat, dal Segretario generale della Fiom Maurizio Landini e dal Segretario nazionale e Coordinatore del settore auto, Giorgio Airaudo.
La Fiom Cgil rivendica la convocazione di un tavolo nazionale con il coinvolgimento anche del Governo e delle Istituzioni per concordare e discutere con Fiat i contenuti del piano industriale, la sua presenza in Italia, le scelte societarie e produttive, occupazionali, d’investimento e di innovazione per dare risposte e prospettive a tutti gli stabilimenti del nostro Paese, sia per le attività dell'auto, che per le attività industriali.
La Fiom Cgil rivendica la definizione di un piano pubblico di intervento e relativi finanziamenti per una mobilità sostenibile , politiche di settore, modelli di sviluppo alternativi e di sostegno al reddito.
La Fiom Cgil considera importante il progetto presentato dalla Fiat che assegna nuove produzioni alle Carrozzerie di Mirafiori. Contemporaneamente ne indica la parzialità e ribadisce la necessità di conoscere e poter discutere di tutte le attività svolte sul territorio di Torino comprese le funzioni di progettazione e ricerca.
La Fiom Cgil giudica non accettabile il trasferimento del modello Pomigliano a Mirafiori perché ripropone un peggioramento delle condizioni di lavoro attraverso deroghe al Contratto nazionale ed alle leggi, la violazione dei diritti individuali quali il trattamento economico in caso di malattia ed il diritto di sciopero e la possibile costituzione di una nuova società con lo scopo di superare l’applicazione dei contratti collettivi ed aggirare le normative in materia di trasferimento d’impresa.
La Fiom Cgil intende sviluppare un vero negoziato rispettoso della dignità del lavoro, del Contratto nazionale senza deroghe e delle leggi, verificando fino in fondo la disponibilità espressa dall’amministratore delegato del gruppo Fiat.
La Fiom Cgil avanzerà al tavolo della trattativa le seguenti proposte:
Definizione di un regime di utilizzo degli impianti a partire dai 15 turni. A fronte di esigenze produttive, disponibilità ad applicare come previsto dal Ccnl le 40 ore procapite di straordinario comandato e le 64 ore procapite di orario plurisettimanale, introducendo in tal caso la possibilità per il lavoratore di scegliere tra il pagamento in regime di straordinario o il recupero sotto forma di permessi;
Utilizzo nel corso del turno della pausa mensa e dei 40 minuti di pause per ogni turno, al fine di una reale tutela delle condizioni di salute e sicurezza dei dipendenti;
Disponibilità a prevedere modalità di utilizzo delle pause anche a scorrimento, al fine di aumentare la capacità produttiva per ogni turno;
Disponibilità a definire forme e procedure di confronto preventivo e istantaneo tra le parti, anche con l’obiettivo di ridurre e prevenire le occasioni di conflitto, a partire dall’organizzazione della produzione e dei carichi di lavoro nelle linee di montaggio.
La Fiom Cgil considera necessario, dopo l’incontro odierno, discutere con le lavoratrici e i lavoratori lo stato del negoziato e definire un mandato su cui proseguire la trattativa. Pertanto proponiamo alle altre organizzazioni sindacali ed alle Rsu di convocare per lunedì 6 dicembre apposite assemblee retribuite - il primo giorno di lavoro utile di rientro dalla cassa integrazione – come concordato da tutti i sindacati negli ultimi incontri con i lavoratori.
Roma, 2 dicembre 2010
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