Da questa notte i lavoratori dello stabilimento Fiat Sata di Melfi sono in sciopero.
Lo sciopero continua anche con il turno del mattino; lo stabilimento è fermo, mentre sono in corso cortei interni.
La ragione dello sciopero è dovuta alla sospensione cautelare, atto che normalmente prelude al licenziamento in tronco, di due delegati Fiom e di un operaio, per rappresaglia antisindacale contro le azioni di lotta in corso sulle condizioni di lavoro.
Dalla settimana scorsa, infatti, nello stabilimento di Melfi si susseguono tutti i giorni scioperi articolati nei vari reparti per protestare contro il comportamento della direzione che, unilateralmente e senza confronti preventivi con la Rsu, ha deciso l’incremento della produzione nell’ordine del 10%, senza alcun inserimento aggiuntivo di lavoratori.
Tutto ciò avviene in contemporanea con il ricorso alla Cassa integrazione. In pratica, si chiede di lavorare di più ai turni che lavorano, mentre gli altri turni sono collocati in Cassa integrazione.
La Fiat invece di avviare il confronto previsto dal Contratto nazionale e dagli accordi aziendali sull’organizzazione e sui carichi di lavoro, con queste sospensioni dei lavoratori aumenta lo stato di tensione.
È un atto gravissimo che conferma il disegno autoritario della Fiat.
La Fiom sollecita la Fiat ad accogliere la richiesta unitaria della Rsu di ritiro immediato dei provvedimenti disciplinari.
Nessun commento:
Posta un commento